Ristrutturazione del Chiostro di San Domenico: lavori in corso

Interventi di restauro finanziati dal PNRR e dal Comune

Ristrutturazione del Chiostro di San Domenico: lavori in corso
credits: Francesco Boriosi

Ristrutturazione del Chiostro di San Domenico: lavori in corso

Ristrutturazione – Il Chiostro di San Domenico e la ex Chiesa della Carità di Città di Castello sono al centro di un’importante operazione di restauro e riqualificazione, i cui lavori, avviati nel mese di aprile 2024, proseguono secondo il programma stabilito. Il progetto, che rientra nel quadro della rigenerazione urbana del centro storico, è finanziato in parte dal PNRR, con una somma di 2.350.000 euro, mentre il Comune ha cofinanziato l’intervento con 170.000 euro. L’obiettivo è di restituire questi luoghi alla comunità, trasformandoli in spazi di fruizione culturale e artistica, adeguandoli alle norme di sicurezza e arricchendoli di nuove funzionalità.

Durante un recente sopralluogo, il sindaco Luca Secondi e l’assessore ai Lavori Pubblici Riccardo Carletti hanno aggiornato i presenti sullo stato di avanzamento dei lavori, insieme ai membri dell’Associazione per la Tutela e Conservazione dei Monumenti dell’Alta Valla del Tevere e alcuni giornalisti. Questi ultimi sono stati accompagnati dall’architetto Benedetta Rossi, responsabile unico del procedimento per il Comune, e dagli architetti Nicola Falcini (per CESA) e Gregorio Pecorelli (per ESTIA), che gestiscono i lavori di restauro. Il sopralluogo è stato effettuato sotto la supervisione della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio dell’Umbria, con il funzionario Giovanni Luca Delogu che ha seguito le operazioni.

Il progetto di recupero si concentra su due principali aree: il Chiostro di San Domenico e l’ex Chiesa della Carità, luoghi ricchi di storia che rappresentano alcuni degli edifici più significativi della città. Il restauro del chiostro non è solo un intervento edilizio, ma una vera e propria operazione culturale che punta a preservare e valorizzare le decorazioni pittoriche, come le 32 lunette affrescate dedicate alla Beata Margherita della Metola, e gli intonaci storici. Il progetto di restauro, infatti, prevede interventi mirati alla protezione e al recupero delle superfici, come il consolidamento delle catene di supporto, il rinforzo delle strutture lignee e il restauro delle facciate storiche, che includono dettagli architettonici legati alla storia del tabacco e alle trasformazioni del luogo nei secoli.

In particolare, gli interventi stanno interessando la facciata prospiciente piazza dell’Archeologia, con un restauro minuzioso dei materiali in pietra e l’uso della tecnica del “scuci e cuci” per ripristinare le superfici senza alterarle. La conservazione delle decorazioni pittoriche è uno degli aspetti fondamentali, con operazioni di rimozione dei depositi e di consolidamento preliminare per garantire la stabilità delle pellicole pittoriche. Inoltre, il restauro prevede l’adeguamento degli impianti elettrici, idrici, termo-sanitari, di ventilazione e audio-video, con un occhio di riguardo alla sostenibilità ambientale, utilizzando materiali certificati CAM/EPD e cercando di ridurre al minimo l’impatto ecologico dei lavori.

Un altro aspetto fondamentale dell’intervento riguarda la valorizzazione delle testimonianze storiche legate alla presenza dell’Ordine dei Cavalieri Templari a Città di Castello, prima che i Domenicani nel XIV secolo trasformassero la Chiesa della Carità in un refettorio e costruissero la Chiesa di San Domenico. Il restauro della facciata che affaccia su piazza delle Tabacchine è anch’esso un’operazione delicata, volta a preservare le stratificazioni storiche, che comprendono anche tracce della lavorazione del tabacco, tipica della zona. La rampa in fase di costruzione presso l’ex Chiesa della Carità contribuirà a migliorare l’accessibilità e a rendere gli spazi più funzionali per eventi pubblici e attività culturali.

Il restauro, che si sviluppa su una superficie di grande valore storico, non solo per la sua architettura ma anche per il suo significato culturale, proseguirà con l’implementazione di nuovi spazi dedicati alla cultura, con l’intento di rendere il complesso accessibile a tutta la cittadinanza e ai visitatori. La riqualificazione contribuirà così a riattivare il cuore pulsante del centro storico di Città di Castello, dando nuovo impulso alla vita culturale e artistica della città.

La gestione del cantiere si attua nel pieno rispetto delle normative sul cambiamento climatico e sul ciclo di vita dei materiali, con l’adozione di tecniche a basso impatto ambientale. L’adeguamento alle linee guida del PNRR implica anche una particolare attenzione alla gestione dei rifiuti prodotti dai lavori e alla sostenibilità dei materiali utilizzati. La collaborazione tra l’amministrazione comunale, le imprese coinvolte e l’Associazione per la Tutela e Conservazione dei Monumenti dell’Alta Valla del Tevere è fondamentale per garantire il rispetto della storia del luogo, unendo la necessità di conservazione alla fruibilità moderna degli spazi.

In sintesi, la ristrutturazione del Chiostro di San Domenico e dell’ex Chiesa della Carità si conferma come un importante intervento di rigenerazione urbana e culturale, che non solo valorizza il patrimonio storico, ma punta a restituire alla comunità spazi di grande valore, promuovendo la cultura, l’arte e la sostenibilità.

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