Revocati gli arresti domiciliari, trasferito in carcere
Revocati gli arresti domiciliari – I Carabinieri di San Giustino hanno eseguito un’ordinanza emessa dall’Ufficio di Sorveglianza di Perugia, revocando gli arresti domiciliari a un uomo di 52 anni, residente a Città di Castello, e disponendone il trasferimento nel carcere più vicino.
Il provvedimento è stato adottato a seguito di ripetute violazioni delle misure restrittive da parte dell’uomo, già condannato per resistenza a pubblico ufficiale e maltrattamenti in famiglia commessi nel 2022.
I reati e la condanna
L’uomo, sottoposto alla misura degli arresti domiciliari, aveva inizialmente ricevuto la condanna per comportamenti violenti rivolti ai propri familiari e per aver opposto resistenza alle forze dell’ordine durante interventi legati alla sua condotta nel 2022. Tuttavia, anche durante la detenzione domiciliare, ha continuato a compiere atti antigiuridici, aggravando la propria situazione giudiziaria.
Le violazioni accertate
Secondo quanto emerso dalle indagini dei Carabinieri, il condannato avrebbe commesso violazioni in almeno due occasioni distinte. In particolare, sono stati documentati atti di violenza e evasioni dal domicilio, che costituiscono un chiaro mancato rispetto degli obblighi imposti dalla misura restrittiva.
Le reiterate condotte illecite hanno portato i militari a inoltrare specifiche informative all’Ufficio di Sorveglianza, sottolineando l’inadeguatezza degli arresti domiciliari come strumento per prevenire ulteriori reati.
La decisione dell’Ufficio di Sorveglianza
Valutati i rapporti trasmessi dai Carabinieri di San Giustino, l’Ufficio di Sorveglianza di Perugia ha considerato non più efficace la misura degli arresti domiciliari. La decisione è stata motivata dalla necessità di evitare ulteriori comportamenti illeciti da parte del condannato e di garantire la sicurezza dei soggetti coinvolti.
L’esecuzione del trasferimento
I militari hanno quindi eseguito il provvedimento giudiziario, accompagnando il condannato presso l’istituto penitenziario di riferimento. Il trasferimento è avvenuto senza incidenti, secondo quanto riportato dalle autorità locali.
Conclusioni
Il caso evidenzia l’importanza del controllo sulle misure alternative alla detenzione, ribadendo che, in presenza di violazioni, il sistema giudiziario è pronto a intervenire per ripristinare le condizioni di sicurezza e legalità.
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