Monitor dei Distretti dell’Umbria, crescita importante rispetto all’anno precedente

Monitor dei Distretti dell’Umbria, crescita importante rispetto all’anno precedente

Monitor dei Distretti dell’Umbria, crescita importante rispetto all’anno precedente

I distretti umbri nel periodo gennaio-settembre hanno superato i 700 milioni di euro di esportazioni con una crescita di oltre 150 milioni rispetto al 2021 (+28,2%).

In particolare si è registrata un’accelerazione nel terzo trimestre, quando l’export è salito del 34,9%, dopo il +24,9% nel primo trimestre e +24,6% nel secondo trimestre.

Questi risultati sono spiegati in parte dall’aumento dei prezzi alla produzione che si è intensificato nel corso del 2022, ma una stima del dato al netto dell’effetto prezzo conferma crescite consistenti sia nel confronto con il 2021 (+19,1%), sia rispetto al 2019 (+9,3%), a dimostrazione dell’elevata reattività e competitività delle specializzazioni distrettuali.

Come emerge dal Monitor dei Distretti dell’Umbria, elaborato dalla Direzione Studi e Ricerche Intesa Sanpaolo, tutti e tre i distretti monitorati mostrano una crescita importante rispetto all’anno precedente.

Tra questi, il distretto che registra la crescita percentuale più marcata è quello dell’Olio umbro (+36,1%), seguito dalla Maglieria e abbigliamento (+26,2%) e dal Mobile dell’Alta Valle del Tevere (+19,7%).

Per quanto riguarda i mercati di destinazione è da rilevare il forte incremento delle esportazioni verso gli Stati Uniti, che si confermano primo mercato di sbocco con 128 milioni di euro (+48,6%) e rappresentano più del 18% dell’export distrettuale.

Questo incremento è stato trainato principalmente dal distretto della Maglieria e abbigliamento di Perugia (+60,1%) che ha superato i 100 milioni di vendite verso gli Stati Uniti.

In crescita anche l’andamento delle esportazioni verso i mercati asiatici e in particolare Cina e Corea trainate principalmente dell’Olio umbro che ha più che raddoppiato le vendite verso questi mercati (+148,1%). Nel contesto europeo, si segnala in particolare la buona evoluzione verso la Francia (+28,9%) e la Germania (+9,7%) che nel 2022 rappresentano il secondo e terzo mercato di destinazione.

L’economia italiana ha mostrato nel 2022 una buona capacità di risposta alla complessità e alle tensioni dello scenario, con una crescita del PIL superiore a quella del PIL mondiale Il contesto internazionale nel corso dell’anno si è complicato per effetto della crisi energetica che ha determinato una fiammata inflazionistica e la conseguente politica monetaria restrittiva, che porteranno a un rallentamento nel 2023.

I dati di commercio estero disponibili senza la disaggregazione territoriale indicano comunque che l’export dei distretti dovrebbe mantenere un buon ritmo di crescita anche nei mesi autunnali.

I dati dell’export distrettuale dimostrano ancora una volta che la Umbria è una regione che sa reagire” commenta Tito Nocentini, direttore regionale Toscana e Umbria Intesa Sanpaolo –. “Nonostante le incertezze dello scenario macroeconomico, infatti, il 2022 si è chiuso comunque in modo positivo grazie alla forza del nostro tessuto imprenditoriale che ha saputo valorizzare in particolare le filiere di prossimità. La nostra Banca non ha mai smesso di accompagnare il sistema produttivo e proprio alle filiere ha dedicato Sviluppo Filiere, un programma sottoscritto dalle 14 filiere umbre che generano un giro d’affari di quasi 2 miliardi di euro e grazie al quale oggi migliaia di piccole e microimprese di fornitura beneficiano del rating creditizio della capofila e godono di condizioni vantaggiose di credito”. 

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