Città di Castello celebra 50 anni di attività del CSI
Città di Castello – A Città di Castello, il Centro Sportivo Italiano (CSI) ha celebrato oggi i 50 anni di attività nel territorio, durante una cerimonia presso il Comune. L’associazione, fondata a livello nazionale nel 1944 sul volontariato, ha promosso lo sport come strumento di educazione e aggregazione sociale, lasciando un’impronta significativa nella comunità tifernate.
Una storia di impegno e valori
Il presidente uscente, Marco Fiorelli, ha tracciato un bilancio del percorso del CSI locale, ricordando figure chiave come Sergio Signorelli, presidente dal 1961 al 1980, e i collaboratori che hanno contribuito alla crescita dell’associazione. “Ho iniziato il mio cammino nel CSI a soli 14 anni, guidato dall’entusiasmo di costruire qualcosa insieme agli amici. Oggi posso solo essere grato per il percorso fatto e per i valori trasmessi nel corso degli anni”, ha dichiarato Fiorelli.
Tra i momenti salienti della storia del CSI locale, Fiorelli ha citato il Torneo Francesca Fabbri, una manifestazione di pallavolo femminile che ha raggiunto la 40ª edizione e ha fatto conoscere il territorio a livello nazionale.
Una missione educativa
Nato per promuovere uno sport che unisca alla crescita fisica quella umana e sociale, il CSI è stato ispirato dai principi cristiani e ha coinvolto diverse generazioni di giovani attraverso numerose discipline, come calcio, pallavolo, corsa campestre e basket. Fiorelli ha ricordato l’importanza del ruolo di educatori, arbitri e allenatori nel trasmettere valori come condivisione, rispetto e responsabilità.
Passaggio di consegne
Durante la cerimonia, il presidente Fiorelli ha annunciato il passaggio di testimone al comitato di Gubbio, guidato da Corrado Angeli, ringraziando le istituzioni, tra cui il sindaco Luca Secondi, l’assessore allo Sport Riccardo Carletti, e i numerosi volontari che hanno sostenuto l’attività del CSI negli anni.
Riconoscimenti e prospettive
Il sindaco Secondi e l’assessore Carletti hanno espresso gratitudine al CSI per il contributo offerto alla comunità e confermato il sostegno alle future iniziative che continueranno a unire sport e valori educativi. Un tributo speciale è stato rivolto alla memoria di Sergio Signorelli, che negli anni ’90 scriveva: “Lo sport deve essere un servizio sociale, capace di coinvolgere tutti, dalle parrocchie alle fabbriche”.
Oltre il mezzo secolo
Il CSI, che si avvicina all’80° anniversario dalla fondazione nazionale nel 1944, prosegue la sua missione con un modello di sport accessibile a tutte le fasce d’età, in grado di contrastare fenomeni sociali negativi come isolamento e devianze giovanili.
Un impegno che ha radici profonde ma che continua a guardare al futuro, con l’obiettivo di educare le nuove generazioni attraverso uno sport inclusivo e partecipativo.
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