
Alluvione, il sindaco di Pietralunga: “Sono state 72 ore veramente complicate”
Le ultime 72 ore sono state veramente complicate, gestire l’emergenza è sempre complicato. Garantire l’incolumità fisica dei propri cittadini comporta prendere scelte e per fare le scelte bisogna essere oggettivi e razionali, occorre evitare di farsi condizionare dalle emozioni, dalla disperazione e dallo sconforto dei tuoi cittadini. Fare le scelte comporta stabilire le priorità d’intervento che non tutti i tuoi cittadini capiscono perché in quei momenti ogni cittadino ritiene la propria posizione la più prioritaria.
(Sindaco di Pietralunga)
Da qui nascono i sfoghi, più o meno civili ed in alcuni casi al limite del contatto fisico nei confronti del sindaco che rappresenta l’istituzione a loro più vicina ed in quei frangenti diventa la loro valvola di sfogo.
Prendere le decisioni comporta anche confronto con le altre istituzioni del territorio (prefettura, regione con tutte le sue di ramificazioni, provincia, vigili del fuoco, protezione civile, associazionismo, forze dell’ordine, le istituzioni scolastiche e sanitarie, e tutti i soggetti che forniscono servizi essenziali nel territorio) e vuol dire confronto tecnico (a tutti loro va il mio ringraziamento per la collaborazione prestata).
Il sindaco diventa il punto di contatto telefonico di tutti :il cellulare squilla ininterrottamente ed il suo telefono diventa il centralino per i tuoi cittadini, per i tuoi uffici, per le altre istituzioni ed immancabilmente e per fortuna della stampa che assume un ruolo fondamentale: ad inizio emergenza diviene la tua migliore alleata, perché diviene lo strumento di divulgazione in tempo reale di quanto sta accadendo, nonché il megafono della tua richiesta di aiuto alle altre istituzioni.
Queste 72 ore sono state trascorse sul campo: in prima persona sul territorio, lontano dall’ufficio, perché il sindaco conosce il suo territorio, conosce la storia del suo territorio, conosce le strade, conosce i suoi cittadini e la loro ubicazione, conosci le esigenze sanitarie di ciascuno di loro.
Perché stare “nel campo di battaglia”, ti facilità le scelte e ti permette di ottimizzare e coordinare al meglio le scelte ed gli interventi.
La gestione dell’emergenza non sarebbe stata possibile se non avessi avuto una giunta a supporto ed una squadra di dipendenti (anche se pochi solamente 12 persone), che hanno di fatto abbandonato le proprie famiglie, che si sono fermate a dormire negli alberghi locali senza fare ritorno a casa, che hanno lavorato ininterrottamente 18 ore al giorno, che hanno interrotto le loro vacanze e si sono messe a disposizione nel giro di pochissime ore.
A loro va la mia personale gratitudine ed un ringraziamento da parte mia e della giunta comunale. Così come un particolare ringraziamento va ai giovanissimi componenti del gruppo di protezione civile locale.
Da domani, superata l’emergenza inizia la conta dei danni, purtroppo ingenti, che riguardano infrastrutture principali e secondarie, i sottoservizi, strutture pubbliche. Ci vorrà del tempo per ritornare alla normalità, ma sono certo che come pietralunghesi supereremo tale avversità, e la nostra caparbietà e voglia di lavorare permetterà di ricostruire quanto oggi andato distrutto.
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