Voleva rivedere la madre, polizia tifernate arresta pericoloso tunisino

Investe due ragazze e si dà alla fuga identificato e denunciato autista pirata

CITTA’ DI CASTELLO – La Polizia di Città di Castello ha arrestato un pericoloso latitante extracomunitario di origine tunisina M.W. di anni 45. Gli agenti del Commissariato hanno eseguito un ordine di custodia cautelare in carcere, emesso dalla Procura di Perugia. L’attività investigativa sempre dello stesso Commissariato, aveva posto l’extracomunitario al centro di una rete di spaccio di sostanze stupefacenti, soprattutto nei confronti di ragazzi minorenni. Il tunisino, giunto in Città da circa un anno e mezzo, si era subito posto in posizione di supremazia rispetto ad altri spacciatori, anche connazionali, facendo uso di atti intimidatori violenti. Guadagnate alcune piazze di spaccio, si era reso protagonista anche di una serie di furti in abitazioni ed autovetture per finanziare la propria attività delittuosa. Le indagini lo avevano visto protagonista come spacciatore all’esterno di alcuni istituti scolastici sia di primo che di secondo grado nel centro abitato di Città di Castello.

All’arrivo in città era stato da subito oggetto di attenzione investigativa da parte della Polizia, che nel giro di qualche mese, aveva richiesto l’arresto alla Procura. Con precedente penali di tutto rispetto, detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, detenzione abusiva di armi, ed una pena scontata per omicidio, il tunisino era da tempo osservato speciale.

All’atto dell’arresto si era reso irreperibile; trascorrendo parte della latitanza in Olanda e Germania, si era allontanato da Città di Castello per qualche mese. Sicuri che sarebbe ritornato dalla madre e dalla sorella, ancora residenti in città, tradito dal desiderio di rivedere la famiglia, come nelle migliori tradizioni delinquenziali, gli agenti del Commissariato hanno controllato le abitazioni, sino a quando nella prima mattinata di ieri, l’uomo è comparso a casa della madre. Immediato l’arresto e la traduzione al carcere di Capanne. Al tunisino sono stati contestati altri reati, notificati atti amministrativi, tra cui il rifiuto del rinnovo del permesso di soggiorno e la contestuale espulsione. Per tale motivo, espiata l’eventuale pena, verrà immediatamente espulso con accompagnamento coatto alla frontiera.

I nostri video

Commenta per primo

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*