Filiera del tabacco dell’Alta Valle del Tevere cambia partner commerciale

Crisi filiera tabacco in Altotevere a rischio 1500 posti di lavoro

Filiera del tabacco dell’Alta Valle del Tevere cambia partner commerciale

La filiera del tabacco in Alta Valle del Tevere conta più di 2500 addetti ed è attiva da oltre 110 anni. Si comprende quindi il grande stupore di tutti i lavoratori alla notizia riportata sui giornali, che la multinazionale, che è stata di riferimento per 10 anni, ha deciso di cambiare partner commerciale.


di Marco Gasperi


La cosa più grave tuttavia consta, a nostro avviso, nella totale mancanza di lungimiranza da parte delle Istituzioni, molto attive nelle le varie passerelle elettorali, ma che ad oggi risultano del tutto assenti, salvo qualche raro caso.

Non è stato compreso che il passaggio del contratto commerciale porterà non solo all’immediata perdita di 300 posti di lavoro, dovuta alla chiusura dello stabilimento di Cerbara, ma anche ad una conseguente ed inevitabile riduzione della parte agricola dato che il contrattato interesserà 8mila tonnellate e non più le 12mila che il TTI gestiva nel complesso.

Questo causerà una drastica riduzione dei posti di lavoro in tutta la filiera, arrivando quindi ad un deficit occupazionale di circa il 30% corrispondente alla perdita di 1000 risorse.

Tuttavia abbiamo avvertito la volontà di far passare tutto questo processo nel completo silenzio.

Noi lavoratori ci siamo mossi autonomamente, spinti da una ovvia preoccupazione, riunendoci inizialmente in una prima assemblea aziendale, per poi organizzarci manifestando sotto il palazzo della Regione Umbria, nella giornata di ieri.

Oggi, 1° febbraio abbiamo deciso di bloccare tutte le lavorazioni, da San Secondo a Cerbara, fintanto che il C.d.A. e le Istituzioni non verranno a confrontarsi con noi.

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