Traliccio di Monte Santa Maria Tiberina, Michelini risponde a Mancini

Letizia Michelini confermata sindaco di Monte Santa Maria Tiberina

Traliccio di Monte Santa Maria Tiberina, Michelini risponde a Mancini

Replica alla nota del consigliere regionale Valerio Mancini. 

Di Letizia Michelini (Sindaco di Santa Maria Tiberina)
“A leggere le parole del consigliere regionale Valerio Mancini sull’infrastruttura di telecomunicazioni che verrà installata nei pressi del cimitero di Lippiano (Comune di Monte Santa Maria Tiberina), una zona isolata dai centri abitati più densamente popolati, viene da domandarsi se lo stesso sia stato colpito da un’amnesia esistenziale che non gli consenta di ricordare in quale poltrona siede e a quale partito appartenga.

Pare ignorare (e ciò sarebbe grave per un rappresentante istituzionale del suo rango) che la materia per le installazioni degli impianti di telecomunicazione è disciplinata da legge dello stato, e che i suddetti impianti sono assimilati a opere di urbanizzazione primaria, facendo parte di un piano nazionale per la copertura con fibra ottica di tutte le aree cosiddette a fallimento di mercato.

Si tratta di un servizio pubblico essenziale rispetto al quale, il governo nazionale attuale, di cui il partito dello stesso Mancini fa parte, ha addirittura ridotto i tempi legati agli iter autorizzativi presso i Comuni, a causa della necessità di spendere con urgenza le risorse del PNRR (Progetto Italia 1G).

È ormai noto che rispetto ai luoghi scelti per le installazioni degli impianti, le amministrazioni comunali, purtroppo, non hanno nessuno strumento efficace per poter impedire o modificare le scelte delle società di telecomunicazione, soprattutto quando quest’ultime si rivolgono direttamente ai privati, senza confrontarsi preventivamente con le amministrazioni pubbliche.

Invece di puntare il dito contro Sindaci, il consigliere Mancini avrebbe fatto meglio a rendersi utile chiedendo al suo partito di Governo di modificare la legge in materia, restituendo ai Comuni la voce in capitolo che dovrebbero avere in queste circostanze.

È evidente invece che avvicinandosi le elezioni regionali, al Consigliere rimangano poche cartucce da sparare e preferisca fare proclami allarmistici sulle onde elettromagnetiche, piuttosto che pensare alla sanità regionale umbra ormai al collasso o alle tante promesse non mantenute, nella speranza che qualcuno non si ricordi che lui fa parte della maggioranza di governo di questa Regione”.

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