
da Umbertide Cambia
Non un voto contro le persone candidate, ma una astensione che ha un duplice significato: contestare le modalità di nomina dei consigli di quartiere e sollecitare una immediata modifica del regolamento che ne organizza il funzionamento, dando loro maggiore peso ed incisività. Umbertide cambia sintetizza così la posizione assunta in Consiglio Comunale rispetto alla nomina dei nuovi Consigli di Quartiere.
“Occorre – ha detto Stefano Conti, consigliere comunale del movimento civico – uscire dall’idea dei consigli di quartiere intesi come proiezione dell’Amministrazione e dei partiti sul territorio, cioè come una sorta di rete di controllo, per farne invece un reale strumento di partecipazione, responsabilità sociale ed impegno civico. In questo senso abbiamo proposto di dotare questi organismi di maggiori funzioni e specifiche disponibilità finanziarie.
Se dunque si intende veramente investire su questo strumento – ha aggiunto il consigliere di Umbertide cambia – è necessaria una modifica del regolamento, prevedendo anche la partecipazione di minori (16 anni), che avrebbero così la possibilità di fare una importante esperienza civica, e di cittadini stranieri, che potrebbero in tal modo dimostrare concretamente la loro intenzione di condividere una responsabilità nella organizzazione della comunità.
Infine, è necessario consentire la partecipazione dei consiglieri comunali alle riunioni dei consigli nonchè prevedere un incontro periodico, almeno semestrale, tra i consigli di quartiere ed il consiglio comunale al fine di evidenziare le specifiche problematiche e le proposte operative”.
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