Tela Umbra: le socie sfiduciano neri

Sindaco Castello saluta e ringrazia il prefetto De Miro

Tela Umbra: le socie sfiduciano Neri
Il comune annuncia un incontro tra le parti

“Il venire meno del rapporto di fiducia nel presidente Neri da parte della maggioranza delle socie lavoratrici, pone un problema che i soci fondatori, Comune e Regione Umbria, hanno il dovere di valutare per il bene di Tela Umbra e per il suo futuro. Chiederò quanto prima un incontro per esaminare la questione, che è inusuale ed anche piuttosto grave”: questo l’annuncio del sindaco di Città di Castello Luciano Bacchetta durante la conferenza stampa in cui è stata resa nota la lettera protocollata qualche giorno fa a firma di quattro delle sei socie lavoratrici in cui si chiede “l’intervento del sindaco, essendo venuto meno il rapporto fiduciario con il presidente.

Non è nostra intenzione entrare in valutazioni politiche né vogliamo farci strumentalizzare da nessuno. Riteniamo semplicemente che la guida di Tela Umbra da parte del sig. Neri, sia confusa e priva del necessario rapporto costruttivo con le socie lavoratrici e con le istituzioni socie della cooperativa”.

“A fronte di queste considerazioni non possiamo tirarci indietro come ha auspicato Neri, criticando pesantemente me e il consigliere comunale Gionata Gatticchi per aver osato parlare di Tela Umbra. E’ un preciso dovere dei soci fondatori capire, senza alcuna volontà polemica, che cosa sia cambiato tra il presidente e le socie, che pure sono state le maggiori fautrici della sua rielezione.

Le invettive scomposte di Neri non archiviano né liquidano la rottura che le socie hanno ufficializzato nonostante il Cda di Tela Umbra sia al termine del mandato (scadrà a maggio 2016, dopo l’approvazione del bilancio, ndr).

Evidentemente, se è stato chiesto l’intervento del Comune, all’interno del Consiglio di amministrazione si sono esauriti i margini per una composizione delle divergenze e in questo contesto agitare lo statuto non servirà a recuperare un rapporto compromesso.

Non dobbiamo dimenticare che la conferma di Neri alla presidenza fu fortemente caldeggiata dalle socie che lo votarono compattamente, nonostante le mie perplessità.

Anche se lo statuto non prevede mozioni di sfiducia, ritengo complicato non prendere atto del mutato atteggiamento e assumere decisioni conseguenti”.

Sulle elezioni. Sollecitato dai giornalisti, il sindaco di Città di Castello Luciano Bacchetta ha dichiarato che “parlare delle elezioni amministrative è prematuro. Il voto è il 12 giugno 2016, praticamente un secolo in politica.

Mi limito ad osservare che mettere in discussione un sindaco al primo mandato è anomalo ma io non sono suscettibile e, se richiesto, sono disponibile a confrontarmi con le primarie. Una modalità di selezione preventiva che pone comunque davanti a scelte drastiche e impegna tutti a rispettarne il verdetto.

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