
Illuminazione a led e nuovi cavi: apertura il 2 giugno
Dal 19 maggio al 1° giugno 2025 il parco comunale di Rignaldello resterà interdetto al pubblico per l’esecuzione di un intervento di riqualificazione dell’impianto di illuminazione. L’opera, programmata dal Comune di Città di Castello nell’ambito della convenzione nazionale Consip “Servizio Luce 4”, ha l’obiettivo di potenziare e rendere più efficiente il sistema luminoso dell’area.
Secondo quanto disposto da un’ordinanza dirigenziale emessa il 15 maggio, la chiusura temporanea sarà attiva per quattordici giorni, salvo proroghe che potranno rendersi necessarie in funzione dell’andamento meteorologico. L’intervento prevede il completo relamping delle strutture esistenti, con la sostituzione dei corpi illuminanti con nuovi apparecchi a tecnologia led e l’installazione di ulteriori punti luce. L’adeguamento riguarderà anche le linee elettriche e le giunzioni, che saranno rifatte per garantire standard aggiornati di sicurezza.
L’area sarà recintata e il cantiere interdetto a chiunque non sia autorizzato, come previsto dalle normative vigenti in materia di sicurezza nei luoghi pubblici. L’accesso sarà quindi vietato ai non addetti ai lavori per tutta la durata delle operazioni, che coinvolgeranno una parte estesa del parco.
La disposizione dell’amministrazione comunale consente però la fruizione di alcuni spazi. Saranno accessibili, infatti, i locali del Circolo Arci Caccia e del bar annesso, raggiungibili anche dal percorso ciclopedonale lungo il fiume Tevere, salvo nei giorni in cui verranno effettuati scavi per il collegamento dei nuovi punti luce al quadro elettrico situato in prossimità della passerella fluviale.
L’intervento si colloca nel solco delle azioni di valorizzazione del parco già intraprese negli ultimi anni. Il complesso di Rignaldello, progettato negli anni Novanta dal biologo e ambientalista Marco Bani, è collocato fuori dalle mura cittadine, lungo la riva sinistra del Tevere. Il parco, noto anche come “parco dei cigni”, deve il suo soprannome alla presenza storica di esemplari di cigno bianco, a partire dal primo ritrovato lungo la superstrada E45 e introdotto nel laghetto dopo essere stato curato.
Anche recentemente la colonia di cigni ha visto la nascita di sei nuovi piccoli. Il parco è inoltre sede di un impianto di fitodepurazione per il filtraggio naturale delle acque e ospita diverse specie faunistiche tra cui germani reali, pesci d’acqua dolce e tartarughe.
Il sito è attrezzato con cinque aree tematiche per attività ambientali e didattiche, rivolte a scuole e visitatori, oltre a un centro servizi con materiali informativi. Il precedente intervento di restyling avvenne nel 2016, nell’ambito della riqualificazione dell’asta del Tevere.
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