In mostra a Città di Castello “La Commedia Umana” a due voci

In mostra a Città di Castello “La Commedia Umana” a due voci

Fino al 30 agosto opere di Fettolini e Pacini in Pinacoteca

È stata aperta al pubblico nella Pinacoteca Comunale di Città di Castello, nell’Ala Nuova, la mostra intitolata “La Commedia Umana. Un dialogo a due voci”, che rimarrà visitabile fino al 30 agosto 2025 con ingresso gratuito. L’esposizione presenta una selezione di oltre sessanta lavori, tra dipinti, sculture e installazioni, realizzati da Armando Fettolini e Lorenzo Pacini, due artisti di diversa formazione ma uniti dal tema dell’umanità nelle sue molteplici sfaccettature.

L’iniziativa è promossa da Spazio Heart e sostenuta dal Comune di Città di Castello, con la cura di Simona Bartolena e Francesca Barberotti. Il progetto espositivo mette a confronto due linguaggi artistici distinti che dialogano sullo stesso tema centrale: l’umanità nelle sue fragilità, contraddizioni e potenzialità.

La mostra si configura come un vero e proprio confronto artistico, in cui le opere di Fettolini e Pacini risuonano in un rapporto di accenti e contrappunti, riflettendo sull’esistenza e sulla condizione umana attraverso modalità espressive differenti. L’obiettivo è stimolare una riflessione profonda sul presente e sulle dinamiche sociali, al di là di una semplice rappresentazione estetica.

L’apertura dell’esposizione ha visto anche la partecipazione di Michela Botteghi, Assessore alla Cultura del Comune tifernate, che ha sottolineato l’importanza di questo evento nella programmazione culturale cittadina. Botteghi ha evidenziato come “La Commedia Umana” rappresenti una tappa significativa nel percorso di Città di Castello, che mira a essere non solo un luogo di fruizione artistica ma un laboratorio di idee e confronto critico. Secondo l’Assessore, l’iniziativa offre un’occasione per interrogarsi sulla realtà attraverso l’arte, andando oltre la mera contemplazione e favorendo il dialogo sulle questioni universali e attuali.

L’esposizione si inserisce quindi nel contesto di una programmazione estiva che punta a creare uno spazio in cui l’arte diventa strumento per scuotere le coscienze e per incoraggiare un pensiero critico sul nostro tempo. Il dialogo tra i due artisti – ognuno con la propria cifra stilistica e poetica – rappresenta un esempio concreto di come la cultura possa farsi veicolo di confronto autentico su temi di grande rilievo umano e sociale.

Lorenzo Pacini, nato a Firenze nel 1970, si presenta con un approccio artistico caratterizzato da un’analisi nitida e senza filtri della società contemporanea. Le sue sculture e installazioni, eseguite con materiali e tecniche diverse, raccontano aspetti oscuri e inquietanti della condizione umana, spesso in forma frammentaria e discontinua, invitando il pubblico a una riflessione critica e talvolta inquietante. La sua produzione si distingue per una libertà stilistica e una poetica che induce allo smascheramento delle contraddizioni sociali.

Armando Fettolini, milanese nato nel 1960, propone invece un percorso espressivo che pone al centro una umanità fragile e marginale. Le sue opere, prevalentemente pittoriche, si caratterizzano per figure deformate e isolate che sottolineano la bellezza della diversità e la necessità di empatia in una società sempre più omologante. Il suo uso del colore e della materia pittorica è carico di simbolismo e comunica una sensibilità profonda e intensa, capace di evocare emozioni intime e complesse.

Pur operando in ambiti espressivi differenti – Pacini con bronzi, assemblaggi e readymade, Fettolini con pittura, gesso e carta – i due artisti si incontrano in un dialogo ricco di risonanze, che mette in luce una sorprendente sintonia di sguardo sull’essere umano.

Le curatrici Bartolena e Barberotti, che hanno ringraziato l’amministrazione comunale e la Pinacoteca per il sostegno al progetto, hanno spiegato che l’idea della mostra è nata proprio dalla scoperta di questa affinità tra due percorsi artistici apparentemente distanti ma uniti da un medesimo interesse per il tema dell’umanità.

Il progetto espositivo è il risultato di un confronto tra due forme d’arte incisive e volutamente provocatorie, che non si limitano a rappresentare ma interrogano e scuotono lo spettatore, mettendo in discussione le proprie certezze e spingendo a un’osservazione più autentica della realtà contemporanea. Le opere di Fettolini e Pacini sfidano il pubblico a uscire dalla zona di comfort e ad affrontare domande scomode sulla società e sulla condizione umana, incarnando un’arte che, nel senso più alto, “dà fastidio” per la sua capacità di stimolare un dialogo critico e profondo.

La mostra è visitabile gratuitamente da giovedì a domenica, dalle 15.30 alle 18.30, nella nuova ala della Pinacoteca Comunale di Città di Castello. Per informazioni è possibile contattare il numero 075.8554202 o scrivere a cultura@ilpoliedro.org.

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