UMBERTIDE – L’Eremo di Montecorona è tornato al suo antico splendore, grazie ad una serie di interventi di restauro che negli anni hanno permesso di ristrutturare il suggestivo monastero che dall’alto domina la campagna umbertidese. I lavori sono stati inaugurati domenica 28 settembre con una messa speciale presieduta dal cardinale Gualtiero Bassetti, arcivescovo di Perugia-Città della Pieve, e concelebrata dal cardinale Ennio Antonelli, presidente emerito del Pontificio Consiglio per la Famiglia, alla quale ha partecipato anche mons. Giuseppe Chiaretti. Erano inoltre presenti il sindaco Marco Locchi in rappresentanza dell’Amministrazione Comunale di Umbertide, la soprintendente per i Beni architettonici e paesaggistici dell’Umbria Anna Di Bene e l’on. Giampiero Giulietti.
Numerosi i fedeli che hanno voluto prendere parte alla santa messa e che, al termine della funzione religiosa, hanno avuto l’opportunità di visitare l’antico monastero. Fondato nel 1530 dai Padri Camaldolesi Coronesi, l’Eremo fu abbandonato nel 1861 per poi cadere in rovina. Nel 1981, con l’arrivo della Famiglia monastica di Betlemme, dell’Assunzione della Vergine Maria e di San Bruno, la struttura tornò ad essere luogo di vita monastica.
I monaci ospiti dell’Eremo conducono una vita ispirata alla preghiera e all’ascolto della parola di Dio, nel rispetto del silenzio e della solitudine, secondo i precetti del fondatore dei certosini San Bruno, e dedicano parte della giornata al lavoro manuale che consiste nella realizzazione di manufatti artigianali e nella coltivazione dell’orto. L’Eremo è composto da una chiesa a navata unica con decori barocchi e da edifici che ospitano le celle dei monaci e i luoghi di vita comune. Le porte del monastero sono aperte agli uomini che desiderano intraprendere un percorso spirituale o un momento di profonda riflessione nel rispetto della preghiera e del silenzio.
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