
Evento didattico e ludico a Città di Castello con due turni orari
Al Centro delle Tradizioni Popolari “Livio Dalla Ragione” di Garavelle, torna anche quest’anno la “Caccia all’uovo”, evento pasquale rivolto a bambini di ogni età. L’iniziativa si svolgerà nella giornata di sabato 19 aprile all’interno del parco del museo, dove le uova di cioccolato verranno nascoste per essere cercate dai più piccoli. L’evento è strutturato in due fasce orarie per consentire la partecipazione suddivisa per età: alle ore 11:00 sono attesi i bambini fino a 5 anni accompagnati dai genitori, mentre alle 15:00 sarà il turno dei bambini dai 6 anni in su.
L’attività prevede una parte introduttiva all’interno del museo, nella grande cucina della casa contadina, dove verranno illustrati usi e consuetudini legati alla Pasqua in ambito rurale. Seguirà la realizzazione di un piccolo cestino colorato, utilizzato dai partecipanti per raccogliere le uova disseminate nel parco. La prenotazione è obbligatoria e il costo è di 7 euro. Per maggiori informazioni è possibile contattare PoliedroCultura ai numeri 0758 554202 o 075 8520656, dal martedì alla domenica nei seguenti orari: 10:00-13:00 e 14:30-18:30.
L’Assessore alla Cultura, Michela Botteghi, ha sottolineato il valore dell’iniziativa, definendola un’occasione per unire le pratiche del passato con attività attuali, offrendo ai bambini un’esperienza di apprendimento e svago all’interno di una struttura museale cittadina.
Il Centro delle Tradizioni Popolari di Garavelle, situato nella zona sud di Città di Castello, è considerato uno dei primi musei italiani dedicati alla vita contadina. La struttura riproduce fedelmente gli ambienti domestici delle famiglie rurali dell’Alta Valle del Tevere, con stanze arredate con oggetti originali. Nella parte superiore dell’edificio è presente una ricostruzione della casa patriarcale, comprendente la cucina con camino in pietra, il soffitto da cui pendeva l’uva destinata alla vinificazione del vinsanto, utensili da cucina e oggetti di uso quotidiano.
Sono visitabili anche la stanza del cucito e la camera da letto, arredata con un letto in ferro battuto e un materasso riempito di foglie di granturco. Al piano terra, un tempo adibito a stalle, si trovano attrezzi agricoli e strumenti per il lavoro nei campi, tra cui gioghi e trinciaforaggi. La cantina ospita botti, torchi e utensili legati alla vinificazione, mentre il frantoio conserva una macina in pietra e un torchio di grandi dimensioni.
Il percorso museale documenta anche attività artigianali storiche: sono presenti spazi dedicati alla bottega del fabbro, del ciabattino e del falegname. Nelle aree che in passato erano adibite a granaio sono esposti strumenti per la lavorazione dei cereali, telai e attrezzi per la filatura. All’esterno si trova un seccatoio per il tabacco, a testimonianza dell’importanza economica che questa coltivazione ha avuto per la zona fino al secolo scorso.
La sede museale si trova all’interno di una casa colonica appartenente un tempo alla villa Capelletti, edificio risalente al XVI secolo. L’ultimo proprietario, il marchese Gioacchino Capelletti (1876-1969), decise di donare alla Cassa di Risparmio di Città di Castello la villa e le sue pertinenze, con l’intento di destinarle a finalità pubbliche.
Il museo fu inaugurato nel 1974 per volontà di Livio Dalla Ragione (1922-2007), esperto di cultura popolare e appassionato raccoglitore di materiali legati alla civiltà contadina. Dalla Ragione fu anche promotore del recupero delle varietà arboree originarie dell’Alta Valle del Tevere, attività che ha portato alla creazione della Fondazione di San Lorenzo di Lerchi, oggi gestita dalla figlia Isabella.
Il Centro delle Tradizioni Popolari “Livio Dalla Ragione” fa parte del Polo museale Garavelle, insieme al Museo Malakos, dedicato alla malacologia. Da anni è punto di riferimento per scuole, famiglie e gruppi, offrendo esperienze legate alla memoria collettiva e alle consuetudini del territorio.
L’iniziativa del 19 aprile si inserisce in un programma di eventi che mirano a valorizzare la funzione educativa del museo attraverso attività che mettono in relazione il patrimonio storico con momenti partecipativi. L’obiettivo è coinvolgere i più piccoli nella riscoperta della tradizione, utilizzando modalità ludiche per trasmettere conoscenze legate alla cultura materiale del passato.
Attraverso la caccia alle uova e il laboratorio creativo, i partecipanti avranno l’occasione di esplorare spazi autentici, costruiti secondo criteri filologici, e di interagire con oggetti che raccontano la vita quotidiana delle famiglie rurali.
L’iniziativa si conferma un appuntamento consolidato nel calendario delle attività museali della città e contribuisce a rafforzare il legame tra istituzioni culturali e cittadinanza. In particolare, l’evento pasquale si distingue per l’attenzione riservata all’infanzia e per la capacità di coniugare gioco e apprendimento in un contesto storico di rilievo.
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