Biglietto unico a Città di Castello supera 5300 visitatori in tre mesi

Biglietto unico a Città di Castello supera 5300 visitatori in tre mesi

Ottimo riscontro per i musei tifernati grazie a collaborazione Comune-Diocesi

Oltre 5300 visitatori hanno scelto in tre mesi il biglietto unico per accedere a quattro musei di Città di Castello, una iniziativa partita a metà aprile e attualmente in fase sperimentale. L’iniziativa consente, con un solo ticket da 8 euro, di visitare la Pinacoteca comunale, il Museo Diocesano, il Campanile cilindrico e l’Oratorio di San Crescentino, offrendo così un percorso culturale integrato e variegato.

La sinergia tra Comune e Diocesi, rinsaldata dalla campagna FO(U)R ONE Biglietto Unico, ha determinato un’affluenza superiore alle aspettative, con oltre 5300 ingressi registrati in poco più di tre mesi. Tutti i musei coinvolti rimarranno aperti per tutta l’estate, includendo il periodo di Ferragosto, per offrire un’esperienza turistica continua e di qualità.

Il biglietto unico è valido per una settimana e può essere combinato con altre agevolazioni, come ingressi ridotti per tutti i musei tifernati, la mostra Metallica a Palazzo Vitelli a Sant’Egidio, la Ecclesia Card, il Maec di Cortona e il Museo Civico di Sansepolcro.

Per i visitatori si apre un vero e proprio viaggio nella storia e nell’arte, che spazia dal Rinascimento alla contemporaneità. Palazzo Vitelli alla Cannoniera, splendido edificio cinquecentesco, ospita una collezione di opere di grandi maestri come Luca Signorelli, Ghirlandaio, Raffaellino del Colle, Della Robbia, Guttuso e De Chirico.

Il Museo Diocesano aggiunge valore con il suo ricco patrimonio di arte sacra e rinascimentale, custodendo preziose opere di oreficeria come il Paliotto, il Pastorale e il Tesoro di Canoscio, oltre a capolavori firmati da Pinturicchio e Rosso Fiorentino.

L’esperienza si arricchisce con la possibilità di salire sulla cima del Campanile Cilindrico, monumento medievale simbolo della città, e di visitare gli affreschi del celebre Luca Signorelli presso l’Oratorio di San Crescentino, a Morra, un’escursione fuori porta di grande valore artistico e paesaggistico.

L’assessore alla Cultura Michela Botteghi e Federica Tarducci, responsabile dei Beni Culturali Ecclesiastici della Diocesi, hanno espresso piena soddisfazione per i risultati della campagna. Hanno evidenziato come questa collaborazione abbia favorito l’allargamento delle sinergie culturali a nuovi eventi, tra cui percorsi dedicati a torri e campanili o al personaggio storico Francesco Tifernate, le cui opere sono presenti in entrambe le sedi museali principali.

Il progetto del biglietto unico sottolinea l’importanza di qualificare e valorizzare le molteplici anime del patrimonio culturale tifernate, mettendo in luce il ruolo strategico della cultura per lo sviluppo turistico locale. L’Anno Giubilare 2025, che si prospetta come un momento cruciale per l’Umbria, ha accentuato l’attrattiva della città come meta privilegiata sia per flussi religiosi che per visitatori interessati al patrimonio artistico.

Il modello di gestione condivisa tra Comune e Diocesi punta alla crescita della cultura dell’accoglienza, attraverso un’immagine coordinata e una promozione integrata. La Pinacoteca comunale e il Museo Diocesano rappresentano due facce complementari di un patrimonio unico, che dialoga tra arte, storia, fede e tradizione, offrendo una narrazione articolata e stratificata del territorio tifernate.

L’esperimento “Un biglietto per quattro musei” sarà ulteriormente potenziato durante l’anno del Giubileo, integrando e ottimizzando i servizi museali per posizionare Città di Castello come punto di riferimento regionale per l’offerta culturale. Il legame tra Rinascimento e contemporaneità, distintivo dell’Umbria medievale, emerge come tratto distintivo e originale dell’identità culturale locale, consolidando un’offerta museale che celebra la ricchezza storica e artistica di questa zona.

In conclusione, il successo della sperimentazione del biglietto unico a Città di Castello rappresenta una concreta opportunità di rilancio turistico e culturale, che valorizza in modo integrato un patrimonio di eccezionale valore, con benefici che si estendono oltre il periodo estivo e che contribuiscono a rendere la città un polo attrattivo di primo piano in Umbria.

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