
La Top Quality Group San Giustino si è “abbonata” ai 3-1. E alla fine tutti metterebbero la firma per vincere ogni volta con questo punteggio, che garantisce i 3 punti e che ha fatto risalire le biancazzurre fino al sesto posto nel girone C del campionato di B1. Eccezion fatta per l’Ostia (unico 3-0) e per il Trevi (superato al tie-break), 5 delle 7 vittorie della formazione di Francesco Brighigna hanno il comune denominatore del punteggio: così è stato contro Volleyrò Casal de’ Pazzi, Pagliare, Proger Friends Roma, Idea Volley Bologna e in ultimo Fortitudo Città di Rieti. C’è una spiegazione a questi 3-1, non dimenticando che spesso il set al passivo è stato perso con parziali alquanto netti e in genere è sempre il secondo? La domanda è girata a Marco Morani, secondo allenatore e autentico “braccio destro” di Brighigna.
“Sicuramente – afferma Morani – è la carica esplosiva del primo set che viene poi pagata in quello successivo, ma nel terzo e nel quarto la squadra si ricompone e vince. Contro il Rieti, però, fortunatamente il “black-out” non c’è stato; anzi, avevamo in mano anche il secondo set, che non siamo riusciti a chiudere cedendo di misura (23-25). Diciamo allora che il gioco, specie nell’ultima partita, è stato più lineare, anche perché sta migliorando la ricezione: è un processo graduale, che parte da un buon livello di battuta e quindi anche la ricezione prende forma. D’altronde, non è un mistero il fatto che su questo fondamentale lavoriamo con maggiore intensità nel corso degli allenamenti. Il 3-1 al Rieti aumenta il proprio valore se si ricorda che le laziali si sono presentate da noi con 3 giocatrici nuove, le due alla banda più la palleggiatrice. E 3 pedine nella pallavolo sono mezza squadra, per cui non bisogna più ragionare secondo la stretta logica di una classifica che vede il Rieti in fondo al gruppo”. Una sola vittoria e quattro sconfitte in partenza, poi sei vittorie e una sola sconfitta nel prosieguo: è l’effetto delle variazioni apportate alla formazione?
“Certamente, il rimpasto tattico ha contribuito molto, ma mettiamoci anche la mole di lavoro svolta durante la settimana, con 4-5 sedute tecniche più 2 di pesi e palestra al mattino. Risultato: il gruppo comincia a girare e ora possiamo dire che il nostro cammino è in linea con le previsioni. Merito quindi delle ragazze, che si applicano con serietà e impegno”. E adesso, il calendario assegna nell’ordine San Michele Firenze, Pesaro e Zambelli Orvieto. È arrivato il momento della riprova? “Ci attendono soprattutto tre partite in grado di innalzare la qualità della squadra, che comunque già contro il Bologna è venuta fuori: abbiamo lottato, siamo andati avanti, poi abbiamo sofferto fino a metà del terzo set, ci siamo ripresi, ci hanno raggiunto a alla fine l’abbiamo di nuovo spuntata.
Evidentemente, le giuste doti ci sono. E poi, non dimentichiamo il valore di Mirka Francia, che ha ancora tanta voglia di sudare anche in difesa, dove domenica scorsa è stata protagonista. La gara di Firenze sarà molto difficile perché il San Michele è completo sotto tutti i profili e lo abbiamo sperimentato nell’amichevole precampionato. Il Pesaro, imbattuto e di fatto a punteggio pieno (un solo 3-2 gli ha negato finora il percorso netto), sta dimostrando di essere una spanna superiore al resto del girone, anche se nella prima giornata ha faticato non poco qui a San Giustino. Contro l’Orvieto sarà infine un derby tutto da giocare”.
E l’esperienza di Marco Morani nelle vesti di secondo allenatore in B1 come sta procedendo? “Sono molto contento, perché sul piano professionale è un’opportunità di crescita e di approfondimento sui metodi di allenamento. Ottimo il rapporto con Francesco Brighigna, che mi ha cercato e voluto, nonostante in precedenza non avessi mai lavorato con lui. Spero allora di ripagare la sua fiducia: è senza dubbio impegnativo stare qui ogni pomeriggio, ma ne vale la pena”, conclude Morani.
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