
Cerimonie a Città di Castello tra storia e partecipazione
Il programma si aprirà alle 8:30 con una funzione religiosa al Cimitero Monumentale, presso la Cappella dei Martiri della Libertà. La liturgia sarà seguita da una serie di commemorazioni istituzionali nei luoghi legati alla memoria di Gabriotti.
Le autorità civili, militari e religiose, insieme al gonfalone comunale, prenderanno parte a una cerimonia al Famedio e, successivamente, presso il torrente Scatorbia, dove il 9 maggio 1944 Venanzio Gabriotti fu giustiziato. In quel luogo sorge oggi un parco pubblico a lui dedicato, che accoglierà il tributo ufficiale con la deposizione di una corona presso il cippo commemorativo.
Alla cerimonia parteciperanno il sindaco Luca Secondi, il presidente dell’Istituto di Storia Politica e Sociale “Venanzio Gabriotti”, Alvaro Tacchini, la presidente della sezione tifernate dell’A.N.P.I., Anna Maria Pacciarini, rappresentanti delle associazioni combattentistiche e reduci, oltre a varie espressioni della cittadinanza organizzata.
A rendere ancora più sentita la commemorazione saranno i cori dei bambini del Primo e Secondo Circolo Didattico di Città di Castello, che eseguiranno brani dedicati alla memoria e alla libertà.
Le celebrazioni proseguiranno alle ore 10 in Piazza Gabriotti, con un ulteriore omaggio al patriota. Davanti alla torre civica verrà deposta una seconda corona, a testimonianza della centralità che la figura di Gabriotti ha assunto nel patrimonio civile della città.
A completamento del programma commemorativo, martedì 13 maggio alle ore 10:30 si svolgerà la premiazione dell’annuale Concorso “Venanzio Gabriotti” rivolto alle scuole. L’iniziativa, in programma nella Sala consiliare, è volta a trasmettere alle nuove generazioni il valore della memoria storica e dell’impegno democratico.
Il concorso scolastico rappresenta uno degli strumenti con cui l’Istituto Gabriotti promuove la riflessione tra i giovani sui temi della Resistenza, dei diritti civili e del contrasto a ogni forma di totalitarismo.
Le celebrazioni dell’81° anniversario si inseriscono nel più ampio contesto delle manifestazioni che ricordano la liberazione di Città di Castello e dell’Alta Valle del Tevere, un territorio che durante il secondo conflitto mondiale fu teatro di episodi di resistenza e repressione.
Venanzio Gabriotti, originario di Città di Castello, fu militare, docente e patriota. Arrestato per la sua attività antifascista, venne fucilato il 9 maggio 1944 dai nazisti. La sua figura è divenuta nel tempo emblema di coraggio, integrità morale e impegno civile.
L’amministrazione comunale, insieme all’Istituto di Storia Politica e Sociale e all’A.N.P.I., continua a mantenere viva la memoria del suo sacrificio, riaffermando i valori di libertà e giustizia che ispirarono la sua scelta.
Il coinvolgimento di autorità, scolaresche e associazioni in queste commemorazioni rappresenta una testimonianza concreta della volontà collettiva di non dimenticare. Il percorso di memoria attivato dalle istituzioni locali mira a rinsaldare il legame tra la storia e il presente, affinché il ricordo di Gabriotti continui a parlare al futuro.
L’intera giornata sarà quindi scandita da momenti di raccoglimento, musica e riflessione, in una cornice di partecipazione diffusa. L’anniversario della morte di Gabriotti diventa così occasione per rinnovare l’impegno verso una cittadinanza consapevole, fondata sulla conoscenza e sul rispetto dei principi democratici.
In una fase storica segnata da nuovi interrogativi sul ruolo della memoria pubblica, le celebrazioni a Città di Castello riaffermano l’importanza di coltivare il ricordo come presidio contro ogni forma di rimozione o revisionismo. La figura di Gabriotti, nella sua attualità morale e civile, resta punto di riferimento per la comunità tifernate e per tutti coloro che riconoscono nella Resistenza le radici della Repubblica.
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