Umbertide, interessante dibattito al Museo Santa Croce

Si è tenuta ieri presso il Museo Santa Croce l’iniziativa “Per una Pubblica Amministrazione più snella ed efficiente: le proposte concrete del Governo”, promossa dal Comune di Umbertide al fine di affrontare il tema della semplificazione amministrativa.

L’incontro è stato presieduto dal sindaco Marco Locchi e ha visto gli interventi dell’on. Giampiero Giulietti, membro della Commissione Bilancio, Tesoro e Programmazione della Camera dei Deputati, del presidente dell’Anci Umbria Francesco De Rebotti, del rettore dell’Università per Stranieri di Perugia prof. Giovanni Paciullo e dell’on. Bruno Tabacci, presidente della Commissione Parlamentare per la Semplificazione.

Il dibattito ha preso le mosse dall’analisi delle complesse procedure burocratiche a cui sono sottoposte le pubbliche amministrazioni, delle riforme, come quella dell’abolizione delle province che di fatto ha generato nuove incertezze relativamente al futuro del personale dipendente e all’erogazione dei servizi ai cittadini, e del continuo taglio delle risorse destinate ai Comuni.

A questo proposito il presidente De Rebotti ha annunciato che l’Anci presenterà ricorso al Tar, sottoscritto dagli 87 comuni umbri interessati, contro l’applicazione della Imu sui terreni agricoli in territorio montano, che, ha detto ancora De Rebotti, costringe i sindaci a fare i gabellieri per conto dello Stato.

“Oggi i Comuni si trovano a dover operare in una posizione scomoda – ha affermato il sindaco Locchi – con meno risorse a disposizione e grande incertezze per il futuro. La sburocratizzazione permetterebbe alle pubbliche amministrazioni di fornire ai cittadini risposte più rapide ed efficaci”.

E’ stata quindi sottolineata dall’on. Giulietti la necessità di evitare tagli lineari, che vanno a penalizzare nella stessa maniera enti virtuosi ed enti meno virtuosi, auspicando una collaborazione tra i vari livelli governativi in una sorta di patto istituzionale che permetterebbe di condividere difficoltà e risorse.

Ma una risposta positiva, ha poi aggiunto il rettore Paciullo, potrebbe arrivare anche dallo sviluppo della cosiddetta cittadinanza digitale, che aprirà nuove opportunità e nuove forme di comunicazione tra cittadino e pubblica amministrazione.

D’altronde, come ha affermato l’on. Tabacci, oggi il livello di burocratizzazione nel nostro Paese è talmente elevato che sulla scia della complicazione amministrativa sono nate addirittura nuove professioni, come il “codista”, che tiene il posto in fila per conto di altre persone.

In questo caso, l’informatizzazione e la digitalizzazione potrebbero contribuire a rendere sempre più snello e soprattutto efficiente il rapporto tra cittadino ed istituzioni.

I nostri video

Commenta per primo

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*