
da Umbertide Cambia
La contabilità è sempre gestibile. Non a caso nel diritto societario c’è il reato di falso in bilancio, laddove si nasconde una realtà diversa da quella che emerge dai conti. La contabilità pubblica è simile ad un elastico: la tiri come vuoi, pur nel rispetto di regole formali. Ma la sostanza può essere diversa da ciò che appare in equilibrio.
Il bilancio del Comune di Umbertide evidenzia una gestione tecnica in grado di “coprire” formalmente una condizione sostanziale che non rivela esattamente buona salute.
Per questo riteniamo che le informazioni pubblicate dalla stampa, peraltro anticipate nei nostri interventi in Consiglio Comunale, non siano affatto strumentali e che la risposta dell’Assessore Tosti sia invece volutamente superficiale.
E’ infatti un dato di fatto che il bilancio del Comune presenti un eccessiva mole di residui attivi e passivi, che ci sia un ricorso ormai strutturale alla anticipazione di cassa per coprire spese correnti, che è stato raggiunto un livello di indebitamento che irrigidisce notevolmente la capacità di investimento, che non ci siano soldi per interventi di manutenzione ordinaria, che si tende ad applicare il massimo delle aliquote tributarie per far fronte alle esigenze di spesa.
Oltre alla regolarità contabile, rispetto alla quale ci affidiamo alle valutazioni dei revisori dei conti e della Corte dei conti, il dato politico che a noi interessa è questo: la sofferenza finanziaria è frutto di una gestione amministrativa e politica che ha fatto in maniera testarda e non lungimirante scelte sbagliate rispetto al contesto di crisi e di limitazioni imposte dallo Stato centrale.
Scelte che oggi noi paghiamo e che impongono prima una operazione di trasparenza (mettere in chiaro la situazione finanziaria) e poi soluzioni conseguenti, utili a rimettere in una condizione di sicurezza le finanze comunali, quindi a progettare nuovi investimenti, utili alla comunità.
Le soluzioni non possono essere la vendita di pezzi significativi di patrimonio pubblico (A.i.Met, palazzina ex mattatoio, centro salute ….), quanto una nuova strategia politica ed amministrativa che punta ad uno sviluppo sostenibile attraverso una programmazione territoriale, al fine di ottimizzare servizi e costi, un nuovo investimento sulla capacità del pubblico di produrre “profitti” in termini economici e sociali (servizi produttivi, gestione pubblica dei rifiuti, energie rinnovabili …..), e soprattutto sulle capacità imprenditoriali, sulle professionalità presenti e sulla formazione dei giovani, vere risorse della comunità.
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