
Gli imminenti lavori che devono essere eseguiti sul palazzo comunale rischiano di comportare disagi agli esercizi commerciali presenti in piazza Matteotti e nell’intero centro storico. Per questo Umbertide cambia chiede, con una interrogazione, un preciso piano di intervento, in grado di prevenire le difficoltà che inevitabilmente deriveranno alle attività economiche, anche prevedendo compensazioni o misure di attenuazione del danno per chi, presumibilmente, si troverà ad affrontare una consistente diminuzione del proprio fatturato.
“La parziale o totale chiusura di piazza Matteotti in conseguenza del cantiere di lavoro, della quale, peraltro, non si hanno notizie, potrebbe essere – afferma Umbertide cambia – il colpo di grazia ad un settore e ad una zona già sottoposta a gravi difficoltà economiche. Difficoltà che sono in parte dovute alla crisi generale ed anche a responsabilità diffuse tra tutti gli attori coinvolti, ma che trovano quale responsabile principale l’amministrazione di questa città che continua a restare sorda ed indifferente alle continue richieste che provengono dagli operatori”.
“A nulla, se non a qualche operazione clientelare – aggiunge Umbertide cambia – serviranno infatti i fondi stanziati, peraltro tardivamente, nel PUC 3 senza prima aver definito un progetto complessivo di riqualificazione e rilancio del cento storico, entro il quale effettuare scelte ed investimenti coerenti ed efficaci”.
“Ci rendiamo conto della necessità di effettuare i lavori – aggiunge Umbertide cambia tornando sul tema della ristrutturazione del palazzo comunale – ma crediamo allo stesso tempo che sarebbe opportuno rendere partecipi quei cittadini che subiranno le prime conseguenze dirette del disagio che i lavori stessi porteranno. Ciò che appare grave è la mancanza di risposte alle preoccupazioni sollevate; risposte che ineriscono la durata dei lavori, quanto saranno di intralcio alla normale attività economica della piazza e se corrisponde a verità la prospettiva, assolutamente negativa per il futuro della piazza, che alcuni esercizi, come la farmacia, verranno spostati in altre zone della città, senza peraltro la certezza che una volta terminati questi lavori le stesse attività spostate fuori possano ritornare nel centro storico”.
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