Umbertide Cambia, lettera aperta al sindaco Locchi sulla Moschea

Umbertide Cambia: "Noi le proposte le abbiamo fatte anche in Consiglio, ma Lei le ha bocciate"

Ex sindaco di Umbertide indagato? Interviene Umbertide 5 stelle

Umbertide Cambia, lettera aperta al sindaco Locchi sulla Moschea
Da Umbertide Cambia
UMBERTIDE – Umbertide Cambia, lettera aperta al sindaco Locchi sulla Moschea La posizione di Umbertide cambia in merito alla questione Moschea-Centro Islamico è chiara e scritta, sintetizzata nell’ordine del giorno “Percorsi di integrazioni e cittadinanza” presentato in Consiglio Comunale nel settembre 2016, votato solo da Umbertide cambia. Il documento, unico in materia visto che nessuna altra forza politica ne ha proposti, e nemmeno l’Amministrazione comunale, è frutto, appunto, di un percorso, iniziato nel 2015 con un documento discusso in Consiglio Comunale, bocciato dal PD, e partecipato attraverso una assemblea pubblica tenuta il 30 marzo 2016. Tutto questo, riteniamo, legittima la nostra risposta al Sindaco di Umbertide.

“Alle volte il Sindaco – e ci dispiace – sembra farsi male da solo, come nell’ultima nota di replica pubblicata nel sito del Comune (a proposito: qui i Gruppi consiliari non hanno diritto di rappresentare la propria opinione?). Egli testualmente afferma: “non dobbiamo preoccuparci della costruzione di un Centro Culturale Islamico, tenuto conto che già oggi esiste un luogo (poco dignitoso) dove la comunità musulmana locale si ritrova da anni.” Bene ma non spiega, se non c’è preoccupazione, perché Lei abbia allora scritto una lettera al Ministro degli Interni rappresentando invece le preoccupazioni della cittadinanza. C’è o non c’è preoccupazione? Doppiezza del Sindaco. E si fa male.

Si fa più male ancora: dice di aver spiegato le ragioni fin dal Consiglio del 22 settembre e nella successiva Commissione. Signor Sindaco: Lei non ha portato alcun documento e proposta sul Centro islamico; semmai l’unica proposta fu la nostra, basata sugli argomenti che oggi Lei dice di sostenere. Bene. Ma la verità è un’altra: Lei, il Pd e il gruppo M5S votaste contro il nostro odg su tracciabilità, sicurezza e convenzione con la comunità islamica (non solo con il Centro). Doppiezza del Sindaco. E si male. Ancor più esplicitamente: ci dica dov’è uno straccio di documento o Convenzione o Patto di cittadinanza sul quale discutere e confrontarci. Lei afferma che è da più di un anno che ci lavora. Un parto difficile, comunque fuori dalla trasparenza e partecipazione che Ella richiama. E si fa male.

Dopo la stesura del Patto nazionale del 1 febbraio 2017 diventa urgente sapere con quali rappresentanze del Patto qui ad Umbertide è possibile interloquire. Le ricordiamo che scegliere una parte nell’islamismo è questione delicatissima; una non rappresenta la totalità, ma sceglierne una equivale a schierarsi con un certo tipo di islam. Capisce da solo che un Comune non può sostenere una linea piuttosto che un’altra: si ficcherebbe in un ginepraio e si farebbe male, appunto. Signor Sindaco: sia ecumenico con le comunità islamiche.

Poi: Ella (e il suo partito) ancora nulla ha detto circa il ruolo che l’Associazione culturale islamica di Umbertide possa assumere nella sicurezza del territorio e il grado di collaborazione con le forze dell’Ordine; nulla ha detto circa i modi di rappresentanza dell’islam in città; nulla ha detto su come garantire i diritti delle donne islamiche e dei minori qui ad Umbertide. Qualche parola definitiva (magari scritta) sulla costruzione del cimitero islamico, da ultimo, dovrà pur pronunciarla.

Noi le proposte le abbiamo fatte anche in Consiglio, ma Lei le ha bocciate. È arrivato il tempo di conoscere finalmente la Sua unica (non doppia) Verità. Guardi, signor Sindaco: che il Patto nazionale è solo la cornice generale su cui muoversi, perché le azioni concrete e specifiche esso le lascia alle singole amministrazioni. Le azioni, appunto; non le parole che, Lei sa bene, sono come pietre. Ci si può far male”.

Associazione e Gruppo Consiliare Umbertide cambia

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