Umbertide cambia dopo le accuse del Pd al consigliere Orazi

E' ormai costume del Pd locale non entrare mai nel merito dei problemi posti

E’ ormai costume del Pd locale non entrare mai nel merito dei problemi posti
Codovini: “E’ ormai costume del Pd locale non entrare mai nel merito dei problemi posti

da Umbertide Cambia
Umbertide Cambia ha organizzato giovedì sera una conferenza stampa convocata per rispondere all’attacco portato dal Pd di Umbertide al suo consigliere comunale Luigino Orazi. Erano presenti il presidente dell’associazione Umbertide Cambia, Gianni Codovini, l’avvocato Raffaello Agea e lo stesso Orazi. Codovini è subito entrato nel cuore del problema: “Noi abbiamo sollevato una questione politica sul metodo di nomina dei direttori della sanità in Umbria, il Pd ha risposto in modo scomposto con un attacco personale a un nostro consigliere, entrando nel merito della professionalità del suo lavoro.

Peraltro alcuni esponenti del Pd locale ci hanno chiamato per prendere le distanze dalla risposta, per cui non si capisce nemmeno se il comunicato sia stato firmato dall’intera segreteria o solo da alcuni. Prendiamo atto che il nostro tentativo di riportare la discussione politica a Umbertide su un piano civile è completamente disatteso.

E’ ormai costume del Pd locale non entrare mai nel merito dei problemi posti. E’ un mese e mezzo che abbiamo formulato richiesta di chiarimenti sul bilancio e ancora nessuna risposta”.

Luigino Orazi si è detto sorpreso: “Mai avrei pensato di scatenare un tale polverone parlando solo della non collegialità delle nomine dei direttori della sanità in Umbria. Io sollevo un problema politico, mi si risponde con un attacco personale. Ciò che mi conforta è che esponenti del Pd mi hanno chiamato per dirmi che non solo non condividevano i toni della risposta, ma che loro non l’avevano firmata e anzi non ne sapevano niente”.

L’avvocato Agea è entrato nel merito: “Orazi aveva espresso un giudizio politico, certo anche formulando critiche, come è naturale nella dialettica tra partiti. La risposta è stata un inaccettabile attacco personale, con riferimenti al suo lavoro da dipendente dell’Asl e alle sue capacità professionali. Attendiamo chiarimenti pubblici, se non arriveranno percorremo la via giudiziaria”.

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