
da Umbertide Cambia
Limitare la velocità dei terni che viaggiano tra Umbertide e Città di Castello per garantire le condizioni minime di sicurezza. Quale altro provvedimento occorre per smascherare del tutto l’ipocrisia dei nostri amministratori, locali e regionali, per anni intenti a dare garanzie sul futuro della ex FCU? “State sereni”, continuano ad affermare sindaci vecchi e nuovi agli utenti ed al personale, sicuramente più consapevole della situazione.
Umbertide cambia ha denunciato in più occasioni da una parte lo stato di abbandono della ferrovia, che evidentemente non rappresenta un obiettivo strategico nella mobilità regionale, dall’altra lo sperpero di denaro pubblico che si produce con la realizzazione della bretella ferroviaria di Pierantonio, finalizzata ad un trasporto merci inesistente.
Una contraddizione costosa ed irritante. Si buttano soldi per costruire un tratto inutile e non ce ne sono per tenere in piedi la linea! Siamo certi che qualcuno in campagna elettorale tornerà a fare promesse. Ma intanto la manutenzione ordinaria non si fa, e la sicurezza dei viaggiatori è al limite.
I pezzi di ricambio non ci sono, ed i treni, compresi i Minuetto, inaugurati con tanto di banda, si fermano. Per molte riparazioni si ricorre ad officine esterne, fuori regione, con il rischio di abbandonare le professionalità esistenti presso l’officina di Umbertide. “State sereni”, ci sono i pullman. Basta dirlo.
Umbertide cambia, da sempre orientato ad un investimento reale su un moderno progetto di sviluppo della mobilità ferroviaria, integrata con altri vettori che rendano funzionale il sistema, sollecita ancora trasparenza e verità. Si pensa a soluzioni alternative al trasporto su rotaia?
Si porti nelle istituzioni la discussione e si abbia il coraggio di convocare ad Umbertide un Consiglio Comunale aperto sul tema della ex FCU. Possibilmente prima che gli eventi risolvano definitivamente il problema.
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