Umbertide cambia, approvata alla unanimità istituzione anagrafe rifiuti

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Umbertide cambia, approvata alla unanimità istituzione anagrafe rifiuti
Il documento impegna l’Amministrazione a realizzare l’Anagrafe pubblica relativa alla raccolta, al recupero, allo smaltimento e agli impianti dei rifiuti solidi urbani

 Il Consiglio Comunale di Umbertide ha approvato alla unanimità l’ordine del giorno che istituisce l’anagrafe dei rifiuti, presentato da Umbertide cambia. Il documento impegna l’Amministrazione a realizzare l’Anagrafe pubblica relativa alla raccolta, al recupero, allo smaltimento e agli impianti dei rifiuti solidi urbani, nonché a garantire una una informazione pubblica e trasparente attraverso il sito istituzionale del Comune, in particolare per quanto riguarda:

le quantità di produzione dei rifiuti, le modalità di raccolta differenziata, quindi il dettaglio del processo di smaltimento di ogni categoria di rifiuto, i ricavi derivanti dalla vendita del materiale differenziato, l’indice di riutilizzo del materiale differenziato, i dati relativi agli impianti di trattamento e recupero dei rifiuti solidi urbani presenti e/o a servizio del territorio, i dati relativi agli impianti per il recupero energetico presenti e/o a servizio del territorio (ad esempio inceneritori), i dati relativi alle discariche presenti e/o a servizio del territorio.

CLAUDIO FALOCI

“Il più grave problema relativo all’intero ciclo politico, organizzativo ed economico dei rifiuti solidi urbani è la mancanza di trasparenza e di controlli”, ha detto Claudio Faloci, capogruppo di Umbertide cambia. “Abbiamo da sempre chiesto trasparenza in merito ai processi di smaltimento e recupero dei rifiuti urbani, che rischiano anche di vanificare l’impegno dei cittadini nella raccolta differenziata, che ha peraltro un costo notevole, senza però avere una adeguata risposta. D’altra parte – ha aggiunto il capogruppo di Umbertide cambia – i dati esposti in Consiglio Comunale dal Movimento 5 Stelle, non smentiti, evidenziano come in realtà i processi di differenziazione portano il 72% del materiale raccolto al 44%, fino ad arrivare al 27% se si considera il compost.

La nostra proposta – ha concluso Faloci – tende dunque a dare una risposta concreta e costruttiva in una materia che ha un fondamentale impatto sulla vita delle comunità locali in termini di sicurezza, ambiente, salute pubblica ed approccia in maniera importante interessi economici e condizioni di legalità”.

anagrafe rifiuti

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