
Incidente sulla Romea, sulla E45 e sulla vecchia Tiberina
Tre motociclisti dell’Alta Valle del Tevere hanno perso la vita il Primo Maggio in tre distinti incidenti avvenuti tra Romagna, Toscana e Umbria. Le vittime sono Roberto Fiorucci, Mario Domingo Moscato e Marco Cecchetti. Le compagne dei primi due centauri, che viaggiavano con loro, sono rimaste gravemente ferite.
Il primo incidente si è verificato nella tarda mattinata lungo la Strada Statale 309 Romea, all’altezza della zona industriale Bassette, nel comune di Ravenna, poco distante dallo svincolo per l’autostrada A14.
La dinamica, ancora in fase di accertamento da parte della Polizia Stradale, sembra indicare che la Bmw GS R1200 guidata da Roberto Fiorucci, 67 anni, commerciante di automobili residente a Città di Castello, si sia scontrata con un’altra moto mentre le due si muovevano su corsie parallele in condizioni di traffico intenso.
Le due motociclette avrebbero urtato lateralmente finendo per scivolare verso la corsia opposta, dove sopraggiungeva un furgone. Fiorucci è deceduto all’istante per le gravi lesioni riportate. La moglie, trasportata in elicottero all’ospedale Bufalini di Cesena, è stata ricoverata in terapia intensiva: le sue condizioni sono serie, ma non risulta in pericolo di vita. Coinvolto anche un ragazzo di 19 anni, alla guida dell’altra moto, rimasto sotto choc. Il conducente del furgone è illeso, ma anch’egli è stato assistito per lo stato di trauma.
La Procura di Ravenna ha avviato un’indagine per omicidio stradale e lesioni gravi, con l’intento di ricostruire le responsabilità dell’accaduto. Il pubblico ministero Francesco Coco ha disposto la restituzione della salma ai familiari. I veicoli non sono stati sottoposti a sequestro.
Fiorucci faceva parte dell’associazione “Motociclisti non agitati” di Umbertide, con la quale stava partecipando a un raduno in Veneto. Il gruppo si era diviso lungo il tragitto e ha appreso dell’incidente soltanto più tardi, durante una sosta a Comacchio.
Il secondo incidente si è verificato quasi in contemporanea lungo la E45, al Viadotto Tevere tra Pieve Santo Stefano e Valsavignone, in provincia di Arezzo. A perdere la vita è stato Mario Domingo Moscato, 61 anni, anch’egli residente a Città di Castello, ma originario dell’Argentina.
Moscato si trovava in sella a un’Aprilia Turismo, con la compagna come passeggera. In quel tratto della superstrada, dove la circolazione è regolata a doppio senso per via di cantieri aperti, la moto ha impattato frontalmente contro un camper che viaggiava nella corsia opposta. L’urto non ha lasciato scampo al motociclista, morto sul colpo.
La donna è stata elitrasportata in codice rosso all’ospedale Le Scotte di Siena. Le sue condizioni restano gravi. Il camper era guidato da una coppia residente in Romagna, diretta verso il Lazio. Anche in questo caso sono intervenuti 118, automedica, Anas e Polizia Stradale, che ha avviato i rilievi sotto il coordinamento del comandante Lucio Stazi.
Il corpo di Moscato è stato trasferito all’obitorio di Città di Castello, dove resta a disposizione del magistrato. I mezzi coinvolti sono stati posti sotto sequestro. È stato aperto un fascicolo per omicidio stradale.
Moscato era socio del Moto Club “Ennio Baglioni” e appassionato praticante di motocross insieme al figlio. Lavorava per una nota azienda del territorio ed era conosciuto anche per l’attività musicale svolta sotto il nome d’arte “Mario DjCumbia”.
Il terzo tragico incidente è avvenuto nel pomeriggio, intorno alle 17, lungo la vecchia strada Tiberina nei pressi di Umbertide, in direzione Perugia. La vittima è Marco Cecchetti, 54 anni, residente a Monte Santa Maria Tiberina.
Cecchetti stava percorrendo la provinciale in sella alla sua Kawasaki Ninja 600 quando, all’altezza dell’incrocio per Colle del Sole, è finito contro il fianco anteriore sinistro di un suv Mitsubishi Pajero Glx che viaggiava nella sua stessa direzione.
A causa del violento impatto, la moto è stata sbalzata fuori strada, terminando la corsa in un campo adiacente. I primi soccorritori hanno trovato il centauro in condizioni disperate. Sul posto sono intervenuti il personale del 118 di Umbertide e l’elisoccorso decollato da Perugia. Nonostante i tentativi prolungati di rianimazione, i sanitari hanno potuto solo constatare il decesso.
Il tratto interessato è stato temporaneamente chiuso al traffico per consentire i rilievi tecnici da parte dei Carabinieri di Umbertide. I vigili del fuoco di Città di Castello hanno provveduto alla messa in sicurezza dei veicoli. La salma è stata trasferita all’obitorio dell’ospedale Santa Maria della Misericordia di Perugia.
La Procura ha aperto un fascicolo per omicidio stradale. Cecchetti lavorava come analista programmatore e la sua morte rappresenta la quattordicesima sulle strade umbre dall’inizio dell’anno.
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