Tre esponenti di Italia Viva Umbria lasciano il partito per dissensi interni

In contrasto con la linea nazionale, Benucci, Lanfiuti Baldi e Mangioni abbandonano IV

Tre esponenti Italia Viva Umbria lasciano partito per dissensi interni

Tre esponenti di Italia Viva Umbria lasciano il partito per dissensi interni

Lo scorso 9 settembre 2024, tre esponenti dell’assemblea regionale di Italia Viva in Umbria, Tiziana Benucci, Carla Lanfiuti Baldi e Paola Mangioni, hanno annunciato il loro abbandono del partito. La decisione è stata presa in seguito alla svolta politica avviata dal leader nazionale Matteo Renzi, che ha deciso di aderire a un accordo strutturale con il centrosinistra nel cosiddetto “campo largo”. Le tre esponenti hanno espresso forti riserve sulla direzione intrapresa, in particolare riguardo a un’alleanza strutturale anche a livello nazionale.

In un comunicato congiunto, Benucci, Lanfiuti Baldi e Mangioni hanno chiarito che, nonostante il loro impegno a sostenere la candidata del centrosinistra in Umbria, non ritengono che questa scelta debba tradursi in un’alleanza permanente con il centrosinistra a livello nazionale. La loro decisione rappresenta una frattura significativa all’interno di Italia Viva, evidenziando il malcontento verso le politiche di Renzi.

Le dichiarazioni delle fuoriuscite

Tiziana Benucci, originaria di Terni, ha spiegato che la sua decisione deriva dal disaccordo con la svolta politica di Renzi, annunciata lo scorso 18 luglio 2024. Secondo Benucci, dopo cinque anni in cui Italia Viva si è posizionata come alternativa sia alla destra che alla sinistra, aderire al “campo largo” rappresenta un’inversione di rotta. La scelta di Renzi di prendere decisioni senza un coinvolgimento democratico all’interno del partito è stata fortemente criticata. Benucci ha dichiarato di essere “in profondo dissenso” non solo sulla direzione politica, ma anche sul metodo adottato da Renzi. Per questo motivo, ha scelto di dimettersi dall’assemblea regionale umbra di Italia Viva e di aderire all’associazione “Orizzonti Liberali”, fondata dall’onorevole Luigi Marattin.

Carla Lanfiuti Baldi, anch’essa di Terni, ha ricordato il suo lungo percorso politico accanto a Renzi, iniziato con le primarie del Partito Democratico. Tuttavia, ha sottolineato che le sue convinzioni liberali e centriste non hanno trovato spazio all’interno del PD e, successivamente, ha deciso di aderire a Italia Viva. La sua permanenza nel partito si è interrotta a causa della svolta a sinistra annunciata da Renzi lo scorso luglio. Lanfiuti Baldi ha dichiarato che questa inversione di rotta rappresenta una netta deviazione dalle idee riformiste inizialmente promosse da Italia Viva. Anche lei ha scelto di aderire all’associazione “Orizzonti Liberali” di Marattin, nella speranza che questo progetto possa portare alla nascita di un vero partito liberaldemocratico.

Infine, Paola Mangioni, esponente di Città di Castello, ha spiegato che la sua decisione di dimettersi da Italia Viva è stata motivata dal mancato accordo con le scelte di Renzi, in particolare riguardo al progetto “Margherita 2.0”. Mangioni, che non ha precedenti esperienze amministrative, ha sottolineato il suo impegno nel Terzo Polo e la sua contrarietà alla direzione intrapresa da Italia Viva. Anche lei ha deciso di lasciare tutti i suoi incarichi, incluso quello di referente per l’Altotevere, e di annullare la sua iscrizione al partito. Come le altre, ha aderito all’associazione “Orizzonti Liberali” per continuare a sostenere il progetto terzopolista.

Le dimissioni di queste tre esponenti evidenziano una frattura importante all’interno di Italia Viva, con un crescente dissenso verso le scelte strategiche di Renzi.

 

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