Top Quality Group cede con la Zambelli Orvieto

Un punto preso e forse due lasciati per strada nella prima partita esterna per 2-3 da quando milita in B1

Top Quality Group cede con la Zambelli Orvieto

ORVIETO – Un punto preso e forse due lasciati per strada nella prima partita esterna per 2-3 da quando milita in B1. Dipende da che ottica si guardi l’esito del derby che al PalaPapini di Orvieto ha visto la Top Quality Group andare in vantaggio per due volte e alla fine cedere al tie-break (rimanendo sempre in partita) dopo oltre due ore di gioco al cospetto della seconda forza del girone C, appunto la Zambelli, che ha confermato tutta la sua consistenza a livello di squadra.

Se pertanto il 3-2 finale premia la tenacia delle padrone di casa, allo stesso tempo lascia la solita punta di amaro in bocca sul versante sangiustinese per un’occasione sfuggita di mano a causa di quello che in più di una circostanza si è rivelato il punto debole delle biancazzurre: la discontinuità nel rendimento, con cali di tensione che producono errori e black-out tali da rianimare le avversarie. A Orvieto è andata così: primo e terzo set disputati ottimamente, con vantaggi accumulati e gestiti al meglio; secondo e quarto persi per un gap di punti che era scavato già in partenza.

Ecco il rimpianto per una vittoria piena che sarebbe stata alla portata di Izzo e compagne, senza nulla togliere ai meriti della Zambelli, che ha avuto in Serena Ubertini e Jasmine Rossini le solite garanzie a lato; in Giulia Kotlar al centro l’atleta capace di capitalizzare anche i palloni più difficili (ma bene è andata anche la collega di reparto Martina Tiberi), mentre nel ruolo di opposto si sono avvicendate Martina Sabbatini ed Eleonora Fastellini.

Ma è stato soprattutto il gran lavoro in difesa l’arma determinante per la formazione di Ricci e Gobbini, che per larghi tratti ha letteralmente impedito alla palla di cadere sul proprio campo, vanificando gli attacchi della Top Quality Group.

Più equilibrato il quinto e decisivo set, che ha visto Orvieto partire d’acchito con un 4-1 e San Giustino replicare fino a passare sul 5-4, prima che sul 7 pari alcune decisioni arbitrali su quarti tocchi non rilevati e un attacco di Mirka Francia giudicato out (ma in campo a parere di molti) non favorissero l’allungo della Zambelli fino al 15-10 di chiusura.

Relativamente alla Top Quality Group, uscita con l’onore delle armi, i numeri statistici migliori sono quelli della coppia centrale composta da Martina Spicocchi e Fabiana Antignano: la prima, con 13 punti, divide il titolo di miglior realizzatrice assieme a una Chiara Falotico che però ha una media inferiore; Sofia Tosi ha fatto il suo dalla banda (è stata trascinatrice nel terzo set) e meno pungente che in altre circostanze è stata Mirka Francia, con un 20% di prolificità che non esprime di certo il suo standard.

Errori in battuta ed ace sono infine due “voci” che, assieme alla ricezione, hanno fatto la differenza nel contesto di un match che comunque ha restituito una Top Quality Group più combattiva.

“Un rendimento troppo altalenante, pagato anche in questo caso con la sconfitta, quando avevamo la possibilità di vincere 3-1, in base a come si era messa la partita”. Giuseppe Davide Galli, tecnico della Top Quality Group, insiste sul fattore di fondo: “Non so spiegarmi se si tratti di un fattore psicologico o se abbiano inciso le motivazioni delle due squadre in campo, ma rimane il fatto che eravamo partiti bene, poi un secondo set iniziato molto male, un terzo brillante e un quarto in fotocopia con il secondo”. Poi al tie-break qualche decisione arbitrale ha spianato la strada a Orvieto … “Sì, non è stata favorevole a noi – prosegue Galli – ma non per questo dobbiamo accampare giustificazioni alla sconfitta, perché le dinamiche questo match erano favorevoli a noi. Abbiamo comunque dimostrato per due set di essere tornati squadra: il miglioramento c’è stato e ora mi attendo una bella risposta domenica prossima, quando ce la vedremo in casa con la MtMotori Idea Volley Bologna”.      

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