Terremoto Umbertide, stato emergenza, Musumeci: “Tutto pronto, presto potrebbe essere concesso”
“Stiamo procedendo con sufficiente celerità. Abbiamo già ricevuto dalla Regione il rapporto sui danni verificatisi con il sisma. Il dipartimento ha avviato l’istruttoria, raccolto le necessarie verifiche, fatta una valutazione di oltre tre milioni di euro. La pratica è già sul tavolo del governo, soltanto per le ultime rifiniture, non è escluso che nelle prossime ore di possa arrivare alla delibera e, quindi, mettere nelle condizioni le strutture locali di poter fornire ulteriore assistenza agli sfollati che ormai hanno superato il numero di 700”. A dire questo è Nello Musumeci, ministro per la protezione civile e per le politiche del mare, questa mattina a Perugia davanti al palazzo della Regione, prima di andare a Umbertide a visitare le zone terremotate.
Musumeci era atteso nella giornata di oggi ed è stato accolto a Perugia dalla presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei, dal sindaco di Perugia Andrea Romizi, dall’assessore regionale alla protezione civile Enrico Melasecche, da quello del Comune di Perugia, Luca Merli, dal presidente dell’Assemblea legislativa Marco Squarta, dagli assessori regionali e comunali, dal Capo del Dipartimento della protezione civile, Fabrizio Curcio, dal senatore Franco Zaffini, dalla senatrice Fiammetta Modena, dal prefetto Armando Gradone, dal questore di Perugia, Giuseppe Bellassai, dai carabinieri di Perugia con il Comandante Stefano Romano, dai vertici dei Vigili del Fuoco. C’era anche l’Europarlamentare Francesca Peppucci.
“E’ un’attività alla quale noi guardiamo con grande interesse – ha aggiunto il Ministro –, non soltanto per quello che è accaduto in Umbria, ma riteniamo che le ricostruzioni post-calamità debbano avere una data di inizio e una di fine, già pre-concordata. Riteniamo che per situazioni non particolarmente gravi 9-10 anni per la ricostruzione possano essere sufficienti. In Italia, in alcuni casi, la ricostruzione dura anche dopo 40-50 anni. Questo non è possibile, soprattutto nelle aree interne dove l’assenza dello Stato non restituisce fiducia alla gente, determinando un fenomeno di spopolamento per il quale non si avverte la necessità”.
Nel ringraziare la Regione, la protezione civile, i parlamentari per il lavoro fatto fino ad ora e la sensibilità dimostrata ognuno nel proprio ruolo ha concluso dicendo che “la protezione civile c’è ovunque e lavoriamo per inculcare nella pubblica opinione la cultura della prevenzione e comunicazione. La gente deve essere consapevole di vivere in un territorio più o meno a rischio e quindi adeguarsi per ridurre al minimo i rischi potenziati”.
Il ministro si poi spostato a Umbertide, nelle frazioni di Pierantonio, Sant’Orfeto e alla sede della protezione civile di Umbertide Via Pian di Botine per visionare i danni causati dal sisma sul territorio. Lì ha incontrato le altre autorità territoriali, il sindaco Luca Carizia, il vicesindaco Annalisa Mierla, i consiglieri comunali l’onorevole Emanuele Prisco, ma soprattutto i residenti sfollati che ancora sono ricoverati nella palestra della scuola.
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