
Affidare il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti a livello d’ambito (Alta Umbria), ma ad una società pubblica, attraverso una procedura di affidamento in house supportata da un dettagliato contratto di servizio che disciplini i rapporti e stabilisca gli standard qualitativi e quantitativi da garantire, prevedendo inoltre uno specifico organismo di controllo partecipato da consiglieri comunali e associazioni attente alla salvaguardia dell’ambiente.
E’ questa la proposta di Umbertide cambia rispetto alla gestione del servizio di nettezza urbana, diversa quindi da quella sostenuta dall’Amministrazione, e votata dalla maggioranza, che prevede una gara ad evidenza pubblica. “Pensiamo – spiega il Consigliere di Umbertide cambia Stefano Conti – ad una azienda economica, efficiente, competitiva, gestita con criteri manageriali, ma che rispondono al tempo stesso ad obiettivi di utilità sociale e di investimento nel e per il territorio.
Secondo la normativa italiana ed europea – aggiunge il consigliere di Umbertide cambia – se vengono rispettati certe modalità la scelta dell’affidamento “in house” è inattaccabile. La gestione del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti – afferma ancora Conti – rientra a nostro parere tra i servizi pubblici di primaria utilità per la comunità locale. Ed è un servizio di interesse fondamentale in virtù della esigenza di tutela della salute e dell’ambiente, condizione assolutamente prevalente rispetto all’obiettivo di una gestione che tenda solo al profitto.
Il superamento della frammentazione che ha finora caratterizzato le gestioni comunali è un passo importante, che va in direzione di quella logica di programmazione territoriale che abbiamo posto alla base della nostra proposta elettorale. Bene, dunque, una gestione condivisa a livello di ambito, che a nostro parere deve essere però incardinata su una azienda pubblica partecipata dagli stessi comuni interessati. La tutela della salute e dell’ambiente sono a nostro avviso concetti superiori rispetto ad una gestione concorrenziale del servizio”.
“Una azienda partecipata dagli stessi comuni coinvolti nella gestione – sottolinea Conti – ha inoltre piena autonomia nella definizione della strategia organizzativa, a differenza di una azienda privata.
Ciò consente di tenere insieme, appunto, tutela della salute e dell’ambiente ed un forte investimento sul capitale sociale locale, con un immediato ritorno sul territorio e sulla comunità dei “profitti” non solo economici derivanti da una strategia integrata che può sviluppare: attività imprenditoriali collegate alla lavorazione e commercializzazione del materiale differenziato e riciclato, iniziative di formazione su riciclo, riparazione, riutilizzo di materiali di scarto, soluzioni collegate allo sviluppo di energie alternative attraverso l’adozione di un piano comunale e territoriale delle energie rinnovabili.
Per tutto questo – conclude il consigliere di Umbertide cambia – la nostra proposta rappresenta un modello di gestione coerente con una precisa idea di sviluppo sostenibile. In tal senso appare innovativa e coraggiosa. Sicuramente più vicina all’interesse della comunità rispetto ad una gara che potrebbe essere cucita addosso a qualche interesse politico o imprenditoriale”.
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