San Giustino Volley, il consuntivo del presidente Marco Brozzi

A distanza di due settimane dalla conclusione del campionato di B1, il presidente del San Giustino Volley, Marco Brozzi, analizza a bocce ferme la stagione della Top Quality Group e i motivi per sorridere sono in numero decisamente maggiore rispetto agli elementi negativi.

Presidente, come valuta questa annata? “Estremamente positiva, considerando il fatto che eravamo alla prima esperienza in assoluto in una categoria di livello nazionale e che un anno fa, di questi tempi, eravamo ancora impegnati nei play-off di Serie C”.

Se in estate le avessero detto che questa squadra si sarebbe classificata al sesto posto, come avrebbe risposto? “Ci avrei messo la firma, anche se nel corso del campionato qualche punto lo abbiamo pur sempre gettato via. Ma è tutta esperienza della quale far tesoro per la prossima stagione”.

Un inizio stentato, poi la svolta della sesta giornata con il rimpasto tattico: da quel momento in poi, 16 vittorie e solo 5 sconfitte in 21 gare. Cosa significa? “Che il mercato estivo non era sbagliato, anche se poi abbiamo dovuto operare qualche aggiustamento in corsa e che il problema vero da risolvere era quindi quello di trovare il giusto amalgama.

La vittoria per 3-1 sul campo della Volleyrò Casal de’ Pazzi è stata il prologo di un lungo ciclo nel quale abbiamo tenuto una marcia da play-off (non è una battuta, lo dicono i numeri!), ragion per cui dovremo ripartire da un nucleo di giocatrici oramai collaudato al quale apportare poche novità, quelle necessarie”.

Qual è stato il momento più difficile della stagione? “E’ stato implicitamente ricordato sopra: dopo il ko interno (che poi è stato il secondo e ultimo di tutto il campionato al Pala Volley) per opera della Gecom Security Perugia, la situazione stava diventando dura. Lo 0-3 interno nel derby, con tutti i set persi ai vantaggi, è stato lo scotto da pagare per il salto di categoria.

Quella settimana, terminata positivamente con la già ricordata impresa di Roma, ci ha unito: abbiamo fatto quadrato e da allora siamo decollati, toccando l’apice con il 3-0 del riscatto a Perugia, contro la stessa squadra che mesi prima aveva messo a nudo i nostri problemi.

Una grande prestazione, quella del PalaEvangelisti, ma voglio sottolineare le altre belle vittorie di quest’anno, in particolare quelle contro Bologna e Orvieto”. E dietro alle fortune di una squadra, c’è sempre la compattezza della società. Non è così?

“E’ stata un’opportunità di crescita anche per noi dirigenti, io per primo. La prossima stagione è di fatto già iniziata: siamo al lavoro per l’allestimento di un organico capace di confermarsi ad alti livelli in questa categoria e di raggiungere obiettivi migliori”. Play-off, quindi? “Ho detto solo obiettivi …migliori!”. Occorre di conseguenza far leva su un blocco consolidato. “Assolutamente sì”. E allora, la mossa numero uno sarà la conferma di Mirka Francia? “Questa operazione assume una importanza fondamentale, a patto ovviamente di trovare l’accordo con la pluricampionessa che ci ha fatto vincere e divertire.

La nostra intenzione è poi quella di mantenere altre 5-6 atlete, fra le quali ve ne sono due, Silvia Tosti e Giulia Bartolini, che avranno la possibilità di vivere la loro prima stagione piena con la maglia biancazzurra”. E anche per il settore giovanile l’annata 2014/2015 è di quelle da ricordare? “Avere più di 220 tesserate è un grande risultato, ma anche un grande impegno, che vogliamo sostenere per fare di San Giustino il punto di riferimento nella disciplina della pallavolo femminile”.

Nessuna anticipazione, per ora, sui movimenti in entrata e in uscita: in fondo, è un passaggio prematuro, nonostante sia chiara l’idea di cosa si voglia fare. Il presidente Brozzi conclude pertanto con i ringraziamenti a tutte le componenti: il Comune di San Giustino, gli sponsor, i tifosi e i fedeli sostenitori, i collaboratori all’interno della società, i volontari che ci hanno dato un aiuto speciale, lo staff tecnico e tutte le varie rappresentative, dalla prima squadra fino al gruppo delle più piccole”.

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