
Città di Castello riavvia il dialogo con Anas per barriere antirumore sulla E45
Il Consiglio Comunale di Città di Castello ha recentemente approvato una mozione cruciale, indirizzata al Sindaco Luca Secondi e alla sua giunta, per ripristinare i contatti con Anas. L’obiettivo è sollecitare interventi mirati alla mitigazione dell’inquinamento acustico causato dal traffico veicolare lungo il tratto della E45 che attraversa le località di Pesci D’oro, Boschetto, Montesca, Casalsole e Popolo. Questa iniziativa, promossa dai consiglieri Valerio Mancini (Lega), Elda Rossi e Riccardo Leveque (FDI), e Tommaso Campagni (FI), mira a riattivare un percorso tecnico già intrapreso in passato dall’amministrazione locale.
La mozione, approvata con 12 voti favorevoli (PD, PSI, Lista Civica Luca Secondi Sindaco, Lega e FI) e l’unica astensione del consigliere Gionata Gatticchi (PD) per ragioni di opportunità legate alla sua residenza nell’area interessata, include anche l’impegno a convocare una commissione comunale pubblica. A questa commissione saranno invitati i rappresentanti di Anas e Arpa, anche in considerazione dell’entrata in vigore del Dpr 142/2004. Il documento sarà inoltre trasmesso alla competente commissione consiliare dell’Assemblea Legislativa e alla giunta della Regione Umbria, con l’intento di collaborare per risolvere una situazione che, già critica in passato, non è più conforme alle normative vigenti, incluse quelle di carattere regolamentare europeo.
Il consigliere Valerio Mancini ha illustrato la mozione in aula, evidenziando la volontà di portare a compimento il lavoro iniziato dall’amministrazione guidata dall’ex sindaco Cecchini nei primi anni Duemila, quando già si era cercato di affrontare il problema dell’impatto acustico della E45. Mancini ha richiamato alla memoria una petizione popolare del 2003, sottoscritta da 50 cittadini e indirizzata al sindaco e al Compartimento della Viabilità dell’Umbria di Anas, come precedente significativo a cui dare seguito dopo 22 anni.
L’esponente della Lega ha citato uno studio dell’Arpa risalente ai primi mesi del 2001, che rilevava il superamento dei limiti assoluti di rumorosità in prossimità della E45, sia di giorno che di notte, nelle zone di Pesci d’Oro, Boschetto, Montesca, Casalsole e Popolo. Ha inoltre menzionato una successiva lettera del Comune di Città di Castello che, basandosi su un’altra petizione popolare del 2000, sollecitava Anas a predisporre un piano di contenimento e abbattimento del rumore.
Mancini ha proseguito ricordando che alla fine del 2001 il Comune aveva nuovamente richiesto interventi urgenti nelle aree del Villaggio Musicale, del Popolo, della collina della Montesca, e nelle località di Nuvole, Giove di sopra, Promano e nelle zone adiacenti all’uscita di Città di Castello Nord, tutte interessate da problematiche legate alla rumorosità della E45. Il consigliere ha poi ricordato che nel settembre del 2004, Anas, rispondendo a un cittadino e informando anche il Comune, aveva dichiarato l’intenzione di predisporre un piano di intervento pluriennale da sottoporre al parere della Regione Umbria.
Mancini ha concluso il suo intervento appellandosi alla necessità di un voto favorevole in nome della qualità della vita. Ha sottolineato il diritto degli abitanti delle zone interessate a godere di un riposo adeguato e a beneficiare dell’installazione di barriere antirumore. Ha evidenziato come le moderne tecnologie permettano soluzioni, come le superfici vetrate, che non oscurano la vista, offrendo un’opportunità per migliorare significativamente la dignità del territorio locale.
Il capogruppo del PD, Gionata Gatticchi, pur preannunciando la sua astensione per motivi di opportunità, ha espresso il suo favore alla mozione. Ha dichiarato di conoscere a fondo la situazione e di poter valutare l’atteggiamento di Anas, definito “sconcertante”. Gatticchi ha fatto riferimento a numerose sentenze che stabiliscono come l’installazione di queste strutture sia un atto dovuto. Ha criticato l’operato di chi gestisce la strada, ritenendo che non agisca nell’interesse pubblico e che i diritti dei cittadini vengano negati per mere questioni di costi. Ha infine ribadito l’importanza di riattivare l’attenzione istituzionale e pubblica su queste tematiche, percepite come prioritarie dai cittadini, i cui diritti sono, a suo avviso, ingiustamente negati.
Commenta per primo