Pinacoteca Città di Castello: arte contemporanea protagonista nel 2025

Pinacoteca Città di Castello: arte contemporanea protagonista

Mostre di Verna, Garbellotto, Bruschetti, Canevari e Nuvolo in programma

La Pinacoteca comunale di Città di Castello prosegue il suo percorso di valorizzazione dell’arte contemporanea con un articolato calendario di mostre che coprirà tutto il 2025 e parte del 2026, approvato dalla Giunta comunale. L’iniziativa si inserisce in un più ampio progetto di rafforzamento dell’identità culturale cittadina, caratterizzata dal dialogo tra tradizione rinascimentale e linguaggi artistici attuali.

Dopo la recente donazione di due opere dell’artista Novello Bruscoli da parte della famiglia, la programmazione espositiva prende il via con la mostra dedicata a Claudio Verna, maestro riconosciuto della pittura analitica contemporanea italiana, con l’inaugurazione fissata per venerdì 4 luglio 2025 nella Event Room della Pinacoteca. In parallelo, negli spazi dell’Ala Nuova, sarà allestita l’antologica “Segni di Confine” di Giulia Napoleone.

L’assessore alla Cultura Michela Botteghi sottolinea come il programma intenda promuovere un dialogo continuo tra artisti e critica d’arte, evidenziato dall’apertura affidata a Vittorio Brandi Rubiu, con il quale si dà avvio a un ciclo di eventi incentrati su figure di rilievo del Novecento e contemporanee.

A seguire, da settembre a dicembre 2025, sarà protagonista Ferdinando Garbellotto con la mostra “Monochrome”, curata da Lorenzo Fiorucci. Garbellotto, tra i principali interpreti dell’arte monocroma in Italia, offrirà un focus su una corrente pittorica che ha avuto un importante sviluppo a partire dalla seconda metà del XX secolo, mai prima approfondita nella Pinacoteca tifernate.

Da dicembre 2025 a febbraio 2026 si terrà “Remember”, esposizione dedicata ad Alessandro Bruschetti. Il percorso espositivo si concentra sulla pittura figurativa e sulla produzione murale realizzata nel 1956 all’Istituto agrario della città, tracciando un approfondimento sulle opere che segnano il ritorno alla figura e alla ritrattistica nell’immediato dopoguerra e fino ai primi anni Sessanta.

Sempre nel contesto delle celebrazioni per l’anno giubilare, Paolo Canevari presenterà “God year”, progetto pensato per la collezione permanente. L’allestimento, a cura di Fiorucci, si caratterizza per una riflessione sulla spiritualità attraverso l’uso simbolico dei colori oro e nero, creando un dialogo con le opere storiche della Pinacoteca e offrendo una rilettura del passato alla luce delle tematiche attuali.

Il lavoro curatoriale, guidato da Lorenzo Fiorucci con la collaborazione di esperti come Giorgio Bonomi e Eleonora Reali, consolida il ruolo della Pinacoteca come luogo di riferimento per l’arte contemporanea locale e nazionale. Il progetto mira a integrare la tradizione culturale tifernate con nuove tendenze artistiche, rinnovando la funzione del museo non solo come custode del patrimonio, ma come spazio vivo di produzione e promozione culturale.

Nel 2024 era stato avviato un intervento di riallestimento delle sale espositive, con particolare attenzione alla Sala Nuvolo, alla Galleria Bartoccini e alla Event Room, destinata a ospitare mostre temporanee di artisti del primo e secondo Novecento. Questa fase ha visto già quattro eventi tematici dedicati a figure fondamentali come Gerardo Dottori, Novello Bruscoli e il critico Vittorio Brandi Rubiu, contribuendo a incrementare l’attrattività e la qualità dell’esperienza museale.

Il 2026 sarà segnato dal centenario di Nuvolo, una ricorrenza a cui la Pinacoteca sta lavorando con l’Archivio Nuvolo e altri soggetti culturali per organizzare un importante momento celebrativo, che rappresenta un capitolo significativo nel consolidamento della vocazione contemporanea del museo.

L’attenzione alla contemporaneità nasce dalla consapevolezza dell’eredità lasciata da Alberto Burri, figura chiave che ha definito l’anima artistica moderna di Città di Castello. La programmazione in corso, oltre a valorizzare i grandi maestri attivi oggi, vuole scrivere una nuova pagina dell’arte contemporanea locale, integrando innovazione e memoria storica.

Il calendario espositivo, che si estende fino al febbraio 2026, riflette dunque una strategia culturale che combina mostre di rilievo con momenti di approfondimento critico, destinati a coinvolgere il pubblico e ad affermare il ruolo della Pinacoteca come centro di eccellenza per la promozione dell’arte contemporanea nel territorio umbro e oltre.

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