Pasqua in Umbria con Signorelli e Burri

Pasqua in Umbria con Signorelli e Burri
Pasqua in Umbria con Signorelli e Burri. In Alto Tevere Umbro undici opere di Signorelli a biglietto ridotto nell’arco di 20 chilometri: nel Cinquecentenario della morte di Perugino e Signorelli, l’Alto Tevere umbro 8 comuni, una diocesi e oltre 20 strutture museali dell’Alto Tevere Umbro insieme nel nome di Signorelli.
Una visita tra Rinascimento e l’arte contemporanea dei Musei Burri a Citta’ di Castello, per il fine settimana pasquale da programmare comodamente grazie al QR code della Valle di Signorelli. Gli itinerari culturali, ambientali, museali e sentieristici sono geolocalizzati e gli appuntamenti dei week end disponibili su www.rimaltotevere.it, FB e IN o inquadrando i QR code di RIM La Valle di Signorelli.
Il primo week end. Successo per le aperture straordinarie nel primo week end della Valle di Signorelli, undici opere a biglietto ridotto nel Cinquecentenario di Perugino e Signorelli. Oltre 150 visite alla Pinacoteca comunale e grande afflusso sia al Museo del Duomo che a San Giovanni Decollato, il nuovo spazio culturale della Diocesi, dove sabato sono stati oltre 50 i visitatori accolti dai volontari e dove domenica si è svolto un affollato concerto inaugurale della rassegna Gli Arnesi della musica, promosso dal Circolo Angelini con la collaborazione scientifica di Fabio Battistelli. Oltre 50 persone anche all’Oratorio di San Crescentino e afflusso costante per il Castello Bufalini di San Giustino che domenica proponeva l’ingresso gratuito nell’ambito delle Domeniche al museo del Ministero. In Biblioteca Carducci molte le persone accorse per l’anteprima della mostra Signorelli nelle carte del tempo, con l’esposizione del codice del 1488 nel quale è conservato il pronunciamento del consiglio comunale di Città di Castello per la cittadinanza onoraria a Signorelli, allora già pittore affermato e molto presente in città.
Il week end di Pasqua. Nel week end di Pasqua nuovi appuntamenti con la Valle di Signorelli e le undici opere ad ingresso ridotto nell’arco di 20 chilometri: nel Cinquecentenario della morte di Perugino e Signorelli, l’Alto Tevere umbro 8 comuni, una diocesi e oltre 20 strutture museali dell’Alto tevere Umbro insieme nel nome di Signorelli. Programma la visita guidata a tema in tutti i musei della rete, info per prenotazioni on line su www.rimaltotevere.it e con il QRcode organizza il tuo itinerario.
Il programma del fine settimana di Pasqua: nella Pinacoteca comunale di Città di Castello visite guidate al Percorso Signorelli e Raffaello giovane, domenica 9 e lunedì 10 alle 11.00 e alle 16.00. Gradita la prenotazione a 075 8554202 o cultura@ilpoliedro.org. al Museo del Duomo, alla Chiesa di San Giovanni decollato e all’Oratorio di San Crescentino. A Città di Castello sarà possibile anche visitare agli ex Seccatoi del Tabacco la mostra Amendola: Burri Vedova Nitsch. Azioni e gesti, che animerà l’area delle esposizioni temporanee nella sede degli Ex Seccatoi del Tabacco. Visite alla scoperta delle origini della stampa nella Tipografia Grifani Donati e alla Collezine Tessile Tela Umbra dove sono in esposizione sia i filati realizzati con i telai a mano dell’Ottocento, sia la riproduzione della aula scolastica dove Maria Montessori sperimentò per la prima volta il suo famoso metodo. Nel fine settimana si apre anche la mostra itinerante di Rufus presso le Sale del Palazzo del Podestà e alla Rotonda Medieval. Al al Polo di garavelle sabato 8 aprile Caccia all’Uovo, alle ore 11:00 l’attività è rivolta ai bambini dai 3 ai 5 anni accompagnati dai genitori alle ore 16:00 l’attività è rivolta ai bambini dai 6 agli 8 anni. Prenotazione abbligatoria, posti limitati tel. 0758554202/0758520656 (dal martedì alla domenica 10-13 e 15-18) cultura@ilpoliedro.org; sabato 8 aprile sempre al Polo di Garavelle al Museo Malakos alle 17.00 arriva Lo squalo: incontri ravvicinati, un laboratorio per adulti  con prenotazione allo 353446143.
La Valle di Signorelli prosegue anche ad Umbertide nella Chiesa di Santa Croce e a Montone al  Museo Civico dove sono previsti laboratori per bambini ed adulti sul tema Signorelli.   ,   . e comprensiva nel biglietto d’ingresso del museo, sarà prevista una visita guidata tematica, ulle tracce della scuola di Signorelli e del Perugino, visita guidata al museo di San Francesco e alla chiesa di San Fedele di Montone alla scoperta delle opere che legano i due artisti alla storia artistica del Borgo.   , a partire dal mese di aprile, e solo su prenotazione sarà possibile partecipare ad Artista per un giorno: un laboratorio di arte sulla tecnica dell’affresco e della tempera su tavola.      ., sarà dedicato ai più piccoli con un laboratorio artistico (al solo costo di 3€ a partecipante) dedicato alla tecnica del collage: Un collage artistico su Signorelli e Perugino.
Sempre possibile  la visita multimediale presente Alla scoperta dlele meraviglie di Montone nella chiesa San Francesco, che approfondisce la storia di Montone, i personaggi che l’hanno contraddistinta e le sue magnifiche opere d’arte.  Saranno, oltretutto previste, in occasione di eventi cittadini o di festività, delle Aperture Straordinarie Serali dalle 21.00 alle 23.00. . (+39) 075.9306535 – @. – .. – … A San Giustino visita al castello Bufalini con le gratuità ed agevolazioni previste dal Ministero, a Villa Graziani, al Museo storico scientifico del tabacco e al museo dello Stabilimento Pliniana di Selci dove sono in funzione macchine dell’Ottocento. Un tuffo all’origine della comunicazione digitale. A Citerna nella Chiesa di San Francesco  visita agli affreschi e alla Madonna di Donatello. Sempre a Citerna sarà aperta la Pinacoteca di Pistrino e il Piccolo museo di FighilleA Monte Santa Maria Tiberina visita al castello Bourbon del Monte e a Lisciano Niccone alla chiesa di San Nicolò.
Usando la rete interattiva dei musei, RIM Altotevere, ed i canali social collegati, comuni e musei hanno organizzato un calendario comune e un ingresso agevolato a tutte le strutture dove si trovano le opere, tra di loro distanti pochi chilometri, così da offrire un itinerario culturale circoscritto e ricco di arte, particolarmente adatto ai fine settimana e ai ponti lunghi che caratterizzano la primavera 2023. Per questo “La valle del Signorelli” si avvale sia nella webapp www.rimaltotevere.it, per le prenotazioni on line, nel depliant e nei manifesti, nei canali social il QRcode di geolocalizzazione e un QRcode del calendario aggiornato.
Tra la fine del Quattrocento e l’inizio del Cinquecento, nell’Alto tevere Umbro, che comprende gli otto comuni di Città di Castello, Umbertide, San Giustino, Citerna, Monte Santa Maria Tiberina, Montone, Pietralunga, Lisciano Niccone, si muovono due grandi del Rinascimento: Signorelli e Raffaello. La Valle di Signorelli è una mostra di Vallata, che abbraccia le opere prodotte dai due artisti tra cui la Pala di San Sebastiano nella Pinacoteca di Città di Castello, nella stanza della Contemplazione insieme allo Stendardo di re il ciclo di affreschi nell’Oratorio di San Crescentino a Città di Castello, la Deposizione nella chiesa di Santa Croce ad Umbertide, e dell’attivissima scuola di Signorelli che ha lasciato importanti attestazioni nel museo del Duomo, a Citerna, a Castello Bufalini di San Giustino, a Montone. Il luogo Oltre ad un biglietto agevolato per la mostra di Vallata, nel 2023 l’Alto Tevere proporrà ogni fine settimana un calendario congiunto di animazione culturale, rievocazioni storiche, eventi ispirati alla figura di Luca Signorelli e proiettati nella Contemporaneità di questo territorio a cui Alberto Burri, il maestro dell’Informale, dei sacchi e del cretto di Gibellina, ha lasciato i suoi tre musei.
 “Luca Signorelli e Raffaello Sanzio: c’è un momento magico, alla fine del Quattrocento, in cui i due grandi artisti condividono la stessa città, le stesse strade, incontrano le stesse persone, guardano lo stesso paesaggio, lasciando dietro di sé opere senza tempo. Quel luogo è l’Alto Tevere Umbro I Comuni dell’Alto Tevere nell’anno del Cinquecentenario della morte dedicano a Luca Signorelli e alle sue opere un calendario di con eventi culturali e itinerari culturali. La Valle di Signorelli é un invito a conoscere questa parte dell’Umbria in cui il Rinascimento convive con la Contemporaneità e in cui il panorama delle grandi opere del Rinascimento è ancora rimasto intatto. In coordinamento con il progetto Perugino e Signorelli, con le iniziative di Assogal e del Gal Alta Umbria, l’Alto Tevere Umbro per la prima volta propone una mostra di Vallata, un primo tentativo di Valle Museo. Lo scopo è promuovere il territorio attraverso i beni culturali in modo coordinato, mettendo a sistema tutte le eccellenze artistiche di questa zona. In Alto Tevere il Rinascimento di Luca Signorelli e Raffaello Sanzio convive con la Contemporaneità dei musei del grande artista Alberto Burri. Originario di Città di Castello, nel 1973 l’artista tifernate Alberto Burri, vincitore del Premio Feltrinelli per la Grafica, devolse l’intero importo assegnatogli dall’Accademia dei Lincei al recupero e al restauro degli affreschi di Luca Signorelli nell’Oratorio di San Crescentino, a Morra. Nel 2023 i Comuni di Città di Castello, Umbertide, San Giustino, Citerna, Montone, Pietralunga, Monte Santa Maria Tiberina e Lisciano Niccone sono uniti nel nome di Signorelli, l’artista che, insieme a Raffaello, ha contribuito a rendere grande l’Alto Tevere Umbro.
La storia
L’arrivo di Signorelli nel centro tifernate è legato all’intensa politica culturale della famiglia Vitelli e della loro cerchia. Furono i Vitelli probabilmente a chiamare in città il pittore, le cui opere potevano essere state apprezzate a Firenze: i signori di Città di Castello erano infatti alleati dei Medici e l’artista cortonese era in contatto con i pittori verrocchieschi che troveranno spazio nella corte di Lorenzo il Magnifico. È ipotizzabile che i Medici abbiano incoraggiato gli amici tifernati a sostenere Signorelli che eseguirà una serie di ritratti di alcuni dei componenti più importanti della dinastia castellana che esercitavano la lucrosa attività di uomini d’arme.
Nella Pinacoteca Comunale di Città di Castello, oltre al “Martirio di San Sebastiano”, realizzato nel 1498 per la chiesa di San Domenico e che impressionerà profondamente il giovane Raffaello, si può ammirare un frammento di affresco, molto rovinato, raffigurante “San Paolo”, staccato dalla Torre del Vescovo e che documenterebbe la prima formazione pierfrancescana di Luca. Tra le opere perdute anche uno stendardo per la locale Confraternita di Santa Maria del Gonfalone grazie al quale il pittore ottenne nel 1488 la cittadinanza onoraria di Città di Castello per sé e per i suoi eredi. All’attività di Signorelli nell’Alta Valle del Tevere si deve il costituirsi di una scuola locale ispirata alla sua produzione e che ha lasciato traccia in alcuni centri della vallata – Citerna, Montone, San Giustino – mentre un cantiere signorelliano è attivo nella chiesa tifernate di San Giovanni Decollato. Allo scadere del XV secolo il pittore si allontana da Città di Castello, perché impegnato ad Orvieto fino al 1504, per poi tornare a Morra, non lontano dal centro cittadino, dove affresca insieme agli allievi le pareti dell’Oratorio di San Crescentino. 
Questi dipinti rappresentano una sorta di riconquista del territorio altotiberino da parte del pittore dopo la parentesi orvietana, che aveva offerto un’opportunità di lavoro nel centro tifernate al giovane Raffaello. Alcuni degli episodi raffigurati a Morra sono forse frutto dell’attività di qualche seguace che può avere operato in modo autonomo, forse, anche dopo la morte di Luca, avvenuta nel 1523. Nel 1973 Alberto Burri, vincitore del Premio Feltrinelli per la Grafica, devolse l’intero importo, assegnatogli dall’Accademia dei Lincei, al recupero e al restauro degli affreschi di Signorelli nell’Oratorio di San Crescentino, ora proprietà della Diocesi che nel museo del Duomo conserva l’opera di scuola signorelliana di Giovanni Battista da Città di Castello, Madonna con Bambino in trono tra san Giovanni Battista, san Girolamo e il beato Giovanni Colombini.  Nel Salone San Giovanni Decollato sono visibili altri due affreschi di scuola signorelliana.
Ad Umbertide la Confraternita della S. Croce ordinò a Luca Signorelli la Deposizione, opera di straordinaria bellezza che il pittore realizzò nel tra 1516 e 1517, in età ormai avanzata. Dopo un lungo restauro, la pala è nella Chiesa di S. Croce, oggi museo. A Montone nel complesso museale San Francesco si trova l’Annunciazione e i santi Fedele e Lazzaro, opera su tavola datata 1532[9] che rispecchia una delle varianti della cultura tardo-raffaellesca in Umbria. Il dipinto venne realizzato dal cortonese Tommaso Bernabei detto il Papacello, allievo e discepolo di Luca Signorelli, in collaborazione con Vittore Cirelli, pittore di probabili origini montonesi[9]. L’opera, un dipinto ad olio su tavola, raffigura l’Annunciazione tra i santi Fedele e Lazzaro; il primo soggetto è raffigurato con la mitria e con il pastorale vescovile, mentre san Lazzaro tiene in mano il martelletto usato dai lebbrosi per avvisare della loro presenza. Il santo, infatti, assieme a san Rocco, è il protettore dal terribile flagello della peste.
L’opera proviene dalla chiesa di San Fedele. Nella Chiesa di San Francesco di Citerna, che ospita la Madonna di Donatello, una nicchia con un pregevole affresco della Vergine con Bambino, affiancata da San Michele Arcangelo e San Bernardino da Siena, riconducibile alla scuola di Luca Signorelli (forse di Tommaso Bernabei detto il Papacello, 1490/1500 – 1559). Dalla mano differente tra i santi decorati in basso e gli angeli della volta, si nota che i primi sono mano del Papacello mentre gli angeli di ottima finitura sono opera dello stesso Signorelli che ha utilizzato un bozzetto già utilizzato a Città di Castello. A San Giustino a Castello Bufalini si conserva una tavola attribuita a Luca Signorelli e bottega, proveniente dalla chiesa di Sant’Agostino a Città di Castello. L’opera raffigura all’interno di una nicchia architettonica la Madonna con Bambino e con ai lati i santi Cristoforo, col Bambino sulle spalle e bastone nella mano sinistra, e Sebastiano trafitto da frecce.
Info www.rimaltotevere.it, FB e IN

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