
Si è spento a 79 anni protagonista della sinistra umbra
È morto all’età di 79 anni Venanzio Nocchi, figura centrale della vita politica e culturale dell’Alta Valle del Tevere e dell’Umbria nella seconda metà del Novecento. Nato a Città di Castello il 27 aprile 1946, si era distinto inizialmente come docente di storia e filosofia al liceo classico “Plinio il Giovane”, dove i suoi studenti lo ricordano per il carisma e la vicinanza umana.
Militante del Partito Comunista Italiano – come scrive W. Rond. su Il Messaggero di oggi -, nel 1970 venne eletto sindaco della sua città natale, incarico ricoperto per due mandati consecutivi fino al 1980. Dopo l’esperienza amministrativa locale, proseguì la carriera politica in ambito regionale, entrando nella giunta dell’Umbria come assessore alla cultura, all’istruzione e alla formazione professionale. Nel 1987 approdò in Senato con il PCI e fu confermato parlamentare nel 1992 con il PDS. In entrambe le legislature fece parte della commissione cultura e di altri organismi parlamentari, tra cui quello sulla vigilanza RAI e il comitato per i procedimenti d’accusa.
Tornato alla politica cittadina tra il 1988 e il 2006 con Pci-Pds e poi con i Ds, fu anche tra i promotori del Festival delle Nazioni, di cui fece parte del consiglio di amministrazione. Grande amante della musica classica, si esibì in pubblico come tenore, raccogliendo consensi anche oltre la sua città, con una partecipata esibizione a Umbertide che ne consacrò la passione artistica.
Commenta per primo