
Misura cautelare per violazione del divieto di avvicinamento
Misura cautelare per violazione – I Carabinieri della Stazione di Citerna (PG) hanno recentemente eseguito una misura cautelare degli arresti domiciliari nei confronti di un 33enne del luogo. La misura è stata emessa dal G.I.P. del Tribunale di Perugia per violazione degli obblighi imposti dal giudice.
L’indagato era stato sottoposto, dall’inizio del mese corrente, al divieto di avvicinamento e di comunicazione con la ex moglie, oltre all’applicazione del braccialetto elettronico. Tuttavia, dagli accertamenti dei militari e sulla base della querela della persona offesa, è emerso che l’uomo aveva ripetutamente violato il provvedimento inviando messaggi offensivi e molesti alla ex moglie e raggiungendo arbitrariamente la sua abitazione in diverse occasioni.
A seguito di queste segnalazioni, l’ufficio competente ha ritenuto inadeguata la misura attuale e ha richiesto un aggravamento. Il G.I.P. del Tribunale di Perugia ha accolto la richiesta, sostituendo il divieto di avvicinamento con gli arresti domiciliari, con divieto di uscire se non autorizzato dal giudice, mantenendo il divieto di comunicazione con la persona offesa e l’applicazione del braccialetto elettronico.
L’indagato è stato informato che, in caso di ulteriore violazione, potrebbe essere applicata la custodia cautelare in carcere.
Nelle operazioni condotte dai Carabinieri della Stazione di Citerna, il rispetto delle disposizioni legali e la sicurezza delle persone coinvolte hanno avuto priorità assoluta. Questo caso sottolinea l’importanza delle misure di prevenzione e protezione nei confronti delle persone potenzialmente a rischio e ribadisce la serietà con cui le autorità locali trattano le violazioni delle misure cautelari.
Il Tribunale di Perugia continua a monitorare attentamente l’andamento del caso e a garantire che le misure adottate siano efficaci nel prevenire ulteriori episodi di violenza o molestie. La collaborazione tra le forze dell’ordine e il sistema giudiziario rimane essenziale per assicurare la protezione delle vittime e il rispetto delle leggi.
Nel frattempo, l’indagato resterà agli arresti domiciliari, sotto stretta sorveglianza, con il continuo monitoraggio del braccialetto elettronico per evitare ulteriori violazioni. Le autorità continueranno a vigilare sul rispetto delle misure imposte e a intervenire prontamente in caso di nuove violazioni.
Questo caso rappresenta un chiaro esempio di come la giustizia e le forze dell’ordine collaborino per mantenere la sicurezza pubblica e proteggere le persone da comportamenti illeciti. La determinazione delle autorità a intervenire con misure più severe dimostra l’impegno a garantire che le leggi siano rispettate e che le vittime ricevano la protezione necessaria.
La vigilanza continua e la pronta risposta alle violazioni delle misure cautelari sono elementi chiave per prevenire ulteriori abusi e per sostenere le persone che si trovano in situazioni di pericolo. Le autorità rimangono all’erta e pronte ad agire per proteggere i diritti e la sicurezza delle persone coinvolte.
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