
A Roma il restauro, prima della mostra che aprirà nel 2026
È iniziato ufficialmente il percorso che porterà uno dei più preziosi capolavori giovanili di Raffaello Sanzio a essere esposto al MET – Metropolitan Museum of Art di New York. Lo Stendardo processionale della Santissima Trinità, conservato nella Pinacoteca comunale di Città di Castello, è stato trasferito a Roma nella giornata di giovedì 17 luglio 2025 per essere sottoposto a un intervento di restauro e studio presso l’Istituto Centrale per il Restauro (ICR). Quest’opera è l’unico dipinto di Raffaello conservato a Città di Castello e l’unica opera mobile dell’artista in Umbria. Il capolavoro giovanile è databile tra la fine del XV secolo e l’inizio del XVI, dipinto olio su tela a due facce (166×94 cm per lato) con cornice seicentesca, raffigura da un lato la Trinità tra i santi Sebastiano e Rocco e dall’altro la Creazione di Eva con due angeli. Si tratta di una delle primissime opere attribuite a Raffaello, già considerato “magister” e riconoscibile nei suoi tratti stilistici maturi, che anticipano la straordinaria carriera dell’artista urbinate.
Il trasferimento ha preso il via con la presenza della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio dell’Umbria, la supervisione di Alessandra Donati, e il team dell’ICR guidato da Alessandra Ferlito e Sabrina Sottile per il restauro pittorico e con Roberto Ciabattoni per le indagini fisiche e ambientali. Le delicate operazioni di movimentazione e imballaggio sono state affidate alla ditta Apice, specializzata in trasporto di beni culturali. Nonostante le buone condizioni strutturali dell’opera, il restauro è stato considerato necessario per completare un primo intervento avviato nel 2021, durante la mostra “Raffaello giovane a Città di Castello e il suo sguardo”. All’epoca, l’intervento era stato parzialmente interrotto a causa delle restrizioni legate all’emergenza Covid-19. Ora, la fase conclusiva si concentrerà sulla riduzione delle lacune pittoriche, accompagnata da un approfondito studio diagnostico delle tecniche e delle scelte stilistiche dell’artista.
Il completamento del restauro è propedeutico alla trasferta dell’opera al Met di New York, dove sarà esposta per la prima volta nella sua nuova veste restaurata, in occasione della grande mostra internazionale “Raphael. Sublime Poetry”, a cura di Carmen Bambach, dal 23 marzo al 28 giugno 2026. L’esposizione riunirà oltre 200 opere provenienti da prestigiose istituzioni internazionali come i Musei Vaticani, la Biblioteca Apostolica Vaticana, gli Uffizi, il Louvre, il Prado, il British Museum e la National Gallery. Il Museo sosterrà economicamente il restauro come parte dell’accordo di prestito.
Secondo il sindaco di Città di Castello, Luca Secondi, e l’assessora alla Cultura, Michela Botteghi, “la mostra al Met rappresenta un’opportunità straordinaria per valorizzare lo Stendardo e promuovere il territorio umbro presso un pubblico internazionale altamente qualificato”. L’opera, infatti, è identitaria per la città e simbolo della sua storia artistica, oltre che testimonianza dell’importanza della provincia nel percorso giovanile di Raffaello. Il direttore dell’ICR, Luigi Oliva, sottolinea come questa nuova fase del restauro permetta “di sperimentare tecnologie innovative, anche in ambito virtuale, per restituire piena leggibilità al capolavoro”. La documentazione dell’intervento, corredata da analisi e studi, sarà pubblicata in un volume scientifico. Anche la Soprintendente ad interim, Francesca Valentini, esprime pieno sostegno al progetto: “La tutela e la valorizzazione dell’opera procedono di pari passo. L’intervento dell’ICR e la prestigiosa mostra internazionale sono strumenti di conoscenza e promozione del patrimonio culturale del territorio”.
Nel 2026, i visitatori del MET avranno l’occasione unica di ammirare da vicino un’opera raramente concessa in prestito e mai uscita prima dall’Italia, che incarna lo spirito della grande arte italiana nelle sue fasi più intime e autentiche.
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