
da Claudio Roselli
Le sensazioni date dagli ultimi risultati erano più che fondate hanno trovato puntuale conferma. La giovane Volleyrò Casal de’ Pazzi che aveva rifilato il 3-0 al San Michele Firenze e messo alle corde la capolista Pesaro, pur cedendo per 1-3, ha sfiorato l’impresa anche al Pala Volley di San Giustino dopo essersi trovata sotto di due set. Le campionesse italiane Under 18 hanno risposto con tutta la qualità che possiedono, mettendo alle corde la formazione locale, che ha ritrovato i propri automatismi nella quinta frazione e si è imposta al limite delle due ore di gioco con un 3-2 che non fa imprecare di certo per il punto perso.
Volleyrò che si schiera con la diagonale Spinello-Pamio, con al centro la coppia Mancini-Gradini e a lato la Arciprete e la Melli, che insieme realizzeranno 40 punti, mentre la Ferrara e la Monini si alternano nelle mansioni di libero; Top Quality Group che risponde ancora con la Marcacci in regia e la Barneschi opposto, la Ihnatsiuk e la Ceppitelli al centro, la Francia e la Mautino alla banda e la Rocchi libero. Inizio equilibrato con le romane che vanno sul 2-0, ma il turno in battuta della Ceppitelli porta a un primo sorpasso sul 3-2, poi a sua volta neutralizzato. È insomma una continua altalena nel punteggio con la Arciprete a muro e in battuta (2 ace) e la Melli con le parallele che trascinano la Volleyrò, mentre dall’altra parte è la Ceppitelli in battuta a creare problemi alla ricezione ospite e la Barneschi si distingue in attacco. Curiosa situazione sull’8-9, quando su una schiacciata della Mautino che aveva per i più toccato terra viene dato buono il tocco in difesa e la Volleyrò può comodamente mettere a terra il pallone, lasciando di stucco le padrone di casa che sono intente a festeggiare un punto non assegnato.
L’ace della Ceppitelli e la “free ball” della Francia riportano in vantaggio la Top Quality Group, ma la Arciprete e la Melli (muro vincente sulla Francia) non si arrendono, almeno fino a dopo il secondo time-out tecnico, quando il servizio della Ihnatsiuk mette in crisi la ricezione avversaria e il tecnico Cristofani toglie la Melli per la Provaroni.
Il break con la Ihnatsiuk in battuta porta San Giustino fino al 19-16 e poi alcuni errori in attacco delle giovani capitoline favoriscono l’allungo fino al 24-19. La rimonta della Volleyrò si ferma sul 24-22 (la Francia trova attenta la difesa) e allora è un attacco lungo della Provaroni a consegnare il 25-22 e l’1-0 alla Top Quality Group.
Parte bene la seconda frazione per San Giustino sul turno in battuta ancora della Ceppitelli e il 4-1 d’acchito viene gestito bene dalle biancazzurre, anche se il Casal de’ Pazzi riesce a recuperare un break e a rimanere “incollata” alle padrone di casa, che vanno al primo time-out tecnico sull’8-6 in loro favore e poi con un ace di Bruna Mautino, un attacco della Francia, una “free ball” e un muro della Ihnatsiuk, più un altro diagonale della Francia, producono un allungo fino al massimo vantaggio di 14-8. Fuori la Arciprete e dentro la Dalla Rosa nel team romano, ma San Giustino è attento e concentrato anche in difesa e quando in attacco non può andare alla soluzione di potenza, riesce a passare con i tocchi di precisione. Al secondo time-out tecnico, sul 16-9, la Marcacci e compagne hanno il set in mano e attraverso una buona ricezione costruiscono i contrattacchi vincenti. Il turno in battuta della Ihnatsiuk è devastante: la ricezione della Volleyrò non funziona, così maturano un ace e una “free ball” della Ceppitelli che firmano il massimo vantaggio sul 20-10. Cristofani fa rientrare la Arciprete e rigioca la carta Provaroni; Brighigna risponde con la Tosti in ricezione, così come aveva fatto nella frazione precedente. In dirittura di arrivo è il muro a diventare l’arma vincente delle locali, grazie a due sigilli della Ceppitelli inframezzati da una schiacciata della Francia. E con il parziale di 25-14, la Top Quality Group si porta sul 2-0.
Partenza rilassata delle sangiustinesi nel terzo set: punto iniziale poi il break di 4-0 della Volleyrò comprensivo dell’ace della Gradini. Riaffiora qualche difetto in ricezione per la Top Quality Group, che subisce la rabbiosa reazione delle romane, in vantaggio di 5 lunghezze (8-3) al primo time-out tecnico. Un paio di errori sembrano riportare sotto le padrone di casa, ma sull’8-11 è la Arciprete con un attacco e un ace a ridare il “là” a una Volleyrò efficace anche in difesa, ne’ la sospensione chiesta da Brighigna sortisce granchè e un “mani fuori” trovato dalla Melli fissa il punteggio sul 9-16 al secondo time-out tecnico. Un ace della Marcacci riavvicina San Giustino sul 12-17, prima che a provvedere per le romane siano la brava Melli, la Mancini con una precisa fast e la Gradini con un muro sulla Barneschi. Il successivo muro sulla Izzi appena entrata fa capire che la Volleyrò ha fatto suo il set e a chiudere sul 25-16 è un “mani fuori” della Pamio.
Volleyrò tonico anche in avvio di quarta frazione: la Ceppitelli tiene su la Top Quality, ma sono 3 muri sulla Barneschi e gli attacchi della Pamio e della Melli a portare le capitoline sul 6-3, costringendo Brighigna al time-out e un preciso ace all’angolo della Mancini ritoccano il vantaggio fino all’8-4 con cui si va alla prima sospensione tecnica. Tre primi tempi vincenti della Ihnatsiuk permettono alla Top Quality Group, ancora in affanno sulle ricezioni, di contrastare in qualche modo una supremazia del Casal de’ Pazzi che rimane indiscutibile anche in difesa. Sul 7-10, poi, nuovo break favorito da una schiacciata sul nastro della Francia, seguita da un ace della Gradini e da un altro muro vincente sulla Barneschi: è 7-13 e massimo vantaggio per la formazione di Cristofani. Ci riprova la Barneschi a ridurre fino al 9-13, ma una fast della Mancini e una conclusione fuori della Mautino portano la Volleyrò, come nel set precedente, al massimo vantaggio di +7 (16-9) al secondo time-out tecnico e poi +8 (18-10) sulla schiacciata fuori della Barneschi. Altre imprecisioni, vedi una pipe fuori bersaglio della Francia, un muro sulla Izzi (che poi si riscatta sullo stesso fondamentale) e una ace della Spinello, con la Di Crescenzo entrata per la Marcacci, portano la formazione ospite sul 23-14. Piccolo fuoco di paglia sulla battuta della Ihnatsiuk (c’è anche un ace a nastro), prima che un tocco della Provaroni chiuda il conto sul 25-17, rinviando il verdetto al tie-break per la prima volta quest’anno sul taraflex del Pala Volley.
Nell’ultima e decisiva frazione, dentro la Izzi con la Mautino in panchina nella Top Quality Group, mentre la Volleyrò ripropone la Melli, che colpisce subito due volte dalla banda. La Top Quality Group ha la capacità di “resettarsi” e di prendere il via al momento giusto; si va avanti sul punto a punto fino alle due conclusioni out della Arciprete con in mezzo un tocco della Ihnatsiuk e un ace della Francia. San Giustino allunga sul 7-3 e Camilla Izzi, davvero ok in questo frangente, trova altri due punti d’oro a cavallo del cambio campo; solo sulla pipe della Francia che conduce le biancazzurre fino al massimo vantaggio di +6 (11-5), la Melli e la Arciprete tornano a suonare la carica: il punto di una positiva Ceppitelli, le due diagonali impeccabili di Mirka Francia e il primo tempo della Ihnatsiuk suggellano la sofferta ma meritata vittoria con il parziale di 15-11.
Francesco Brighigna, allenatore della Top Quality Group, prende i due punti con motivata soddisfazione: “Dico intanto che contava vincere – afferma – perché davanti avevamo una squadra ricca di qualità in ogni reparto, che aveva fatto bene contro le “big” di questo girone. Una gara di questo tipo era stata perciò messa in preventivo; anzi, mi aveva sorpreso quel secondo set in cui tutto era filato per noi liscio. Poi è subentrata la sofferenza nel terzo e nel quarto, quando un appannamento in ricezione ha condizionato la fluidità del nostro gioco. Casal de’ Pazzi eccellente a muro e in attacco, ma noi bravi a riorganizzarci nell’ultimo set, dimenticando quanto avvenuto in precedenza; un plauso a chi è entrato nel corso della partita e mi riferisco in particolare a Camilla Izzi, che dapprima ha superato un momento critico per poi sostenere al meglio il tie-break”.
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