
Denunciato in stato di libertà dalla Polizia di Città di Castello, un cittadino albanese, S.G. di anni 33, accusato di violenza e maltrattamenti in ambito familiare. Le accuse mosse dagli uomini del Commissariato trovano riscontro in una lunga ed interminabile serie di episodi di violenza, diretti a creare sudditanza psicologica nei confronti della propria compagna. V.M. di anni 32 originaria della Campania, ma da anni residente in Alto Tevere, intrattiene una relazione con l’albanese; da essa nascono due figli, attualmente ancora in tenera età.
S.G., preda della dipendenza da gioco d’azzardo, sin dai primi momenti dell’unione, dimostra di essere un soggetto irascibile e violento; collera che raggiunge la massima espressione ogni qualvolta la compagna cerca di fargli comprendere la necessità di curarsi e di consentire alla famiglia di vivere serenamente.
Dopo un periodo trascorso a cercare di curare la dipendenza patologica da cui è affetto, l’albanese ricade nel vortice del gioco e riprende ad essere particolarmente violento verso la donna.
La compagna cerca di arginare ancora una volta gli atteggiamenti minacciosi dell’uomo, ma quest’ultimo passa alle vie di fatto.
Diverse e svariate saranno le situazioni in cui S.G. creerà ansia, angoscia e paura nella donna. Arriverà a minacciarla di notte mentre dorme, ed a sottrarre denaro dall’economia familiare, per soddisfare il suo bisogno patologico.
La Polizia accerta che l’uomo ha sperperato diverse migliaia di euro nel gioco, compromettendo seriamente la stabilità economica e psicologica di tutto il nucleo familiare, motivi che consentono agli investigatori di denunciare il cittadino albanese per atti persecutori, molestie, maltrattamenti familiari, violazione degli obblighi di mantenimento.
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