Inclusione e autonomia, a Città di Castello un progetto pilota

Inclusione e autonomia, a Città di Castello un progetto pilota

Laboratori e weekend formativi per persone con disabilità nel territorio

A Città di Castello, si è concluso con esito positivo il progetto “Sabato in…sieme”, iniziativa dedicata all’inclusione e allo sviluppo dell’autonomia di persone con disabilità. Il programma, promosso dalla cooperativa sociale La Rondine in collaborazione con il Comune di Città di Castello, ha coinvolto cinque partecipanti per un anno intero, con appuntamenti settimanali strutturati in giornate formative e pratiche.

L’iniziativa si inserisce all’interno dei percorsi attuati nei comuni della Zona Sociale 1 dell’Altotevere, con il contributo del Fondo per l’assistenza alle persone con disabilità grave prive del sostegno familiare, che ha destinato complessivamente 163.741,92 euro. I progetti sono stati realizzati con il supporto operativo dei servizi sociali comunali e delle cooperative La Rondine e Asad. In particolare, gli educatori professionali hanno seguito passo dopo passo i beneficiari, accompagnandoli in attività quotidiane come la spesa, la preparazione dei pasti, la cura dell’ambiente domestico e le pulizie, oltre a uscite ricreative, visite culturali, sport e cene in gruppo.

Nel contesto specifico di Città di Castello, il laboratorio “Sabato in…sieme” si è tenuto per tre sabati al mese, con orario dalle 8.30 alle 15.30. Gli incontri hanno offerto ai partecipanti la possibilità di sperimentare situazioni quotidiane in ambienti strutturati per favorire l’autonomia personale. Le attività si sono svolte in uno spazio che riproduceva le condizioni dell’abitazione familiare, contribuendo a rafforzare la fiducia individuale e a preparare i soggetti coinvolti all’uscita dal nucleo d’origine e al percorso di deistituzionalizzazione.

A Umbertide, altre azioni hanno riguardato sei persone, coinvolte in cicli di weekend fuori casa, e due partecipanti, impegnati in laboratori per l’accrescimento dell’autonomia personale. A queste si sono aggiunti nove interventi domiciliari con il supporto di assistenti personali, mirati a sostenere direttamente le attività domestiche quotidiane delle persone con disabilità.

La conclusione delle attività a Città di Castello è stata segnata da un incontro pubblico presso il Laboratorio 100% in via XI Settembre, dove sono stati presentati i risultati attraverso testimonianze dirette e un video che ha documentato le diverse fasi del progetto. Hanno partecipato alla giornata anche l’assessore ai Servizi Sociali del Comune di Città di Castello Benedetta Calagreti e il presidente della cooperativa La Rondine Luciano Veschi.

L’assessore Calagreti ha evidenziato il valore dell’inclusione sociale, sottolineando che esperienze come questa testimoniano l’efficacia di progetti nati con l’obiettivo di sostenere l’autonomia delle persone con disabilità. “Costruire e consolidare autonomie è un lavoro che comporta responsabilità, ma porta anche risultati tangibili”, ha dichiarato. Ha inoltre ringraziato il personale comunale e gli operatori coinvolti, evidenziando come ogni singolo progresso rappresenti un traguardo importante per tutto il territorio.

Il presidente Veschi, intervenendo all’incontro, ha ribadito che il progetto si è basato sul principio di valorizzare le abilità delle persone con disabilità. “Il nostro obiettivo è sempre stato quello di rafforzare l’autonomia e l’autostima, strumenti fondamentali per la partecipazione attiva alla vita sociale”, ha detto. Ha poi precisato che il metodo adottato ha reso possibile un approccio concreto e continuativo, in cui le persone sono state messe nelle condizioni di sperimentare le proprie capacità in contesti realistici.

Il modello seguito, che ha unito interventi educativi individualizzati a un contesto relazionale stabile, ha permesso di registrare miglioramenti significativi nella gestione delle attività quotidiane da parte dei partecipanti. L’affiancamento costante da parte di educatori formati ha favorito un processo graduale di acquisizione di competenze, contribuendo a costruire un percorso di maggiore consapevolezza e indipendenza.

Il progetto ha inoltre dimostrato l’efficacia della collaborazione tra enti pubblici e realtà del terzo settore, evidenziando la possibilità di replicare modelli simili in altri contesti. Gli organizzatori hanno sottolineato che la continuità delle iniziative sarà essenziale per consolidare i progressi raggiunti e per ampliare la platea dei beneficiari.

L’approccio adottato ha confermato l’importanza della personalizzazione degli interventi, con programmi costruiti in base ai bisogni specifici di ciascun partecipante. I riscontri ottenuti indicano che la frequenza regolare degli incontri, la stabilità degli educatori di riferimento e l’ambientazione delle attività in spazi realistici hanno avuto un impatto positivo sulla motivazione e sul benessere psicologico dei soggetti coinvolti.

Alla luce dei risultati ottenuti, i promotori del progetto intendono proseguire nella stessa direzione, favorendo l’accesso a percorsi di autonomia anche per altre persone con disabilità presenti nel territorio. L’auspicio è che il lavoro avviato possa diventare un punto di riferimento stabile per le politiche sociali locali e contribuire alla definizione di nuovi standard operativi nell’ambito dell’inclusione e dell’assistenza.

L’iniziativa si colloca in un quadro più ampio di interventi promossi a livello regionale e nazionale per favorire la permanenza nel proprio ambiente di vita delle persone con disabilità, riducendo la dipendenza da strutture residenziali e promuovendo forme di abitare supportato. Il coinvolgimento diretto degli enti locali e delle cooperative sociali rappresenta un elemento chiave nella pianificazione e realizzazione di questi percorsi, che richiedono un lavoro integrato tra servizi, famiglie e comunità.

Alla conclusione dell’incontro, i promotori hanno ringraziato i partecipanti per l’impegno e la disponibilità dimostrati durante tutto il percorso. È stata ribadita l’importanza di proseguire con azioni simili, in grado di garantire un impatto concreto e duraturo sul territorio e sulla qualità della vita delle persone con disabilità.

Con il progetto “Sabato in…sieme”, Città di Castello ha posto un nuovo tassello nel sistema locale di supporto alla disabilità, confermando la volontà istituzionale di investire in percorsi orientati all’autonomia e all’inclusione.

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