Grave carenza di agenti nei commissariati umbri

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Disagi a Foligno e Città di Castello, l’allarme del Silp

Grave carenza di agenti – La cronica carenza di organico nei commissariati di Pubblica sicurezza di Foligno e Città di Castello continua a generare effetti negativi sull’efficienza e l’operatività delle forze dell’ordine locali. Il Silp Cgil, sindacato dei lavoratori di polizia, ha denunciato un quadro allarmante, riferendo criticità che compromettono funzioni essenziali come il controllo del territorio, la sorveglianza delle principali vie di comunicazione, la sicurezza presso le stazioni ferroviarie e l’evasione delle pratiche amministrative richieste dai cittadini.

Le problematiche sono state esposte in un recente incontro con il questore di Perugia, Dario Sallustio, durante il quale il sindacato ha manifestato la propria preoccupazione per la situazione in cui versano i due presidi di polizia. Secondo quanto riferito, la gestione delle recenti assegnazioni di personale da parte del Ministero dell’Interno ha sollevato forti perplessità: le nuove unità sono state destinate esclusivamente ai commissariati di Assisi e Spoleto, lasciando del tutto scoperti quelli di Foligno e Città di Castello, da anni afflitti da carenze strutturali e di risorse umane.

Grave carenza di agenti

Il sindacato ha espresso disappunto per quella che considera una gestione squilibrata delle risorse, sottolineando come l’annuncio delle assegnazioni sia avvenuto durante la campagna elettorale per il Comune di Assisi, con il rischio che la distribuzione del personale rispondesse più a logiche politiche che a reali necessità operative. Questa dinamica, osserva il Silp, ha escluso due sedi considerate strategiche, nonostante le ben note condizioni di criticità in cui operano.

Ulteriori preoccupazioni sono emerse in relazione al ruolo del questore, la cui funzione di gestione del personale a livello provinciale, secondo il sindacato, è stata progressivamente svuotata dalle decisioni centralizzate del Dipartimento della Pubblica sicurezza. Il Silp ha rimarcato che dopo le precedenti assegnazioni riservate agli Uffici Immigrazione, anche in quest’ultimo intervento il potere decisionale del questore è stato di fatto marginalizzato, con un impatto concreto sull’efficacia della risposta locale ai bisogni del territorio.

Durante l’incontro, il questore si sarebbe impegnato a sollecitare l’invio temporaneo di rinforzi nei due commissariati in maggiore difficoltà. Tuttavia, fino ad oggi, l’unica misura attuata ha riguardato l’invio di un singolo operatore per un periodo di appena un mese presso il presidio di Foligno. Una misura giudicata del tutto insufficiente, anche perché l’agente in questione, già destinato ad altro incarico, risulterà assente per diverse settimane a causa di un corso di aggiornamento.

Il Silp ha inoltre evidenziato come, oltre alla scarsità di personale, i commissariati umbri scontino una forte carenza di automezzi e dotazioni informatiche. A ciò si aggiungono condizioni logistiche definite inadeguate: la maggior parte delle sedi si trova infatti in edifici vetusti, che non garantiscono né agli operatori un ambiente di lavoro efficiente, né ai cittadini spazi decorosi per il disbrigo delle pratiche.

Il sindacato ha concluso il suo intervento segnalando che esistono numerose altre questioni irrisolte, rimaste fuori dal comunicato solo per ragioni di sintesi. Ribadendo la necessità di un intervento urgente da parte delle autorità competenti, il Silp ha sottolineato come un’Ufficio di Polizia inefficiente comporti inevitabili conseguenze sia per gli agenti che per la collettività, e si è riservato la possibilità di promuovere nuove iniziative per sensibilizzare l’opinione pubblica su queste criticità.

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