Gli studenti dell’Istituto di Umbertide “Leonardo Da Vinci” alla Marcia per la pace

UMBERTIDE – L’istituto “Leonardo da Vinci” di Umbertide ha partecipato con un nutrito gruppo di alunni e docenti all’ultima edizione della marcia per la pace Perugia-Assisi che quest’anno, a 100 anni dalla prima guerra mondiale, assume un significato anche più importante ed urgente. “La nostra scuola da alcuni anni assume il tema della pace e dei diritti umani come uno dei principi ispiratori su cui fondare il proprio progetto formativo – ha affermato il professore Carlo Villarini, coordinatore delle attività sul tema della pace al campus “Leonardo Da Vinci” – ed in particolare  quest’anno, in un mondo sempre più sconvolto da guerre e intolleranze, lo slogan ‘cento anni di guerra bastano’ diventa urgente e necessario. I ragazzi hanno dimostrato grande sensibilità e capacità di organizzarsi autonomamente per la partecipazione alla marcia”.

Gli alunni, dopo aver discusso nell’assemblea di istituto il tema della pace e presentato il programma della Marcia Perugia -Assisi, hanno raccolto le adesioni e preso contatti con il Coordinamento locale per l’organizzazione del pullman. Si sono poi ritrovati insieme alle centomila persone che hanno sfilato lungo il percorso storico della pace animando tutti i momenti salienti della giornata con interventi, letture, poesie, cartelli, striscioni, musica e balli. Per i ragazzi è stata una bella esperienza alla riscoperta dei valori della pace, della fraternità, della solidarietà e della condivisione ed è servita a riflettere sul contributo che ciascuno può dare alla costruzione di un mondo più giusto e solidale.

“Possiamo sperare di conquistare un mondo di pace solo se noi adulti riusciremo a far crescere giovani capaci di ‘costruire la pace’. – ha affermato la dirigente scolastica Franca Burzigotti che ha sostenuto alunni e docenti nell’iniziativa – Oggi non è così in molti paesi di questo nostro mondo devastato da guerre atroci e conflitti; occorre davvero cambiare strada e mettere in atto azioni concrete perché i ragazzi, tutti i giorni e a partire dalla scuola, possano educarsi al rispetto dell’altro, alla convivenza, all’integrazione e alla legalità”.

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