
Fratta dell’800 quattro giorni di festa a Umbertide
Con l’accensione del primo lampione ad olio che diede la luce ad Umbertide anche fuori dalle mura si è alzato ufficialmente il sipario sull’edizione 2015 della Fratta dell’800. Alla presenza del sindaco Marco Locchi, del Regio prefetto dell’antica Fratta – alias Achille Roselletti, direttore artistico della manifestazione – e dell’impavido condottiero Giuseppe Garibaldi – al secolo Mirco Babucci – insieme alle sue fedeli Camicie Rosse, si è dato il via alla rievocazione storica che animerà il centro storico umbertidese fino a domenica 13 settembre.
Quest’anno ad inaugurare la festa è stata la cerimonia, fortemente voluta dal Comitato per il centenario dell’elettrificazione di Umbertide, per ricordare quando, nel lontano 1886, poche settimane dopo l’inaugurazione della ferrovia, il Comune guidato dall’allora sindaco Mauro Mavarelli accese il primo lampione ad olio fuori dalle mura della città. Dopo l’accensione del lampione, il corteo delle autorità civili e militari, garibaldini, fucilieri e bersaglieri, accompagnati dalla fanfara cittadina diretta dal maestro Galliano Cerrini, hanno sfilato fino a piazza Matteotti per il tradizionale rito dell’alzabandiera accompagnato dagli spari dei fucilieri. E da quel momento in poi è partita la festa.
In piazza Matteotti il pubblico è stato affascinato dalle magie e illusioni del Mago Kenzo ma anche dai sensuali balli delle danzatrici del ventre “Les Danseuses de Sherazade” per proseguire con la danza aerea a cura di Bianconiglio che invece in piazza XXV Aprile ha proposto numeri circensi con clown e acrobati, per poi lasciare il posto alla commedia “La natura vole ‘l su sfogo” del gruppo teatrale di Montecorona. Mentre in piazza delle Erbe si susseguivano spettacoli ed improvvisazioni teatrali a cura dell’Accademia dei Riuniti, dell’associazione culturale Il Gufo e di Saverio Saloppa Produzioni, in piazza del Mercato a dare spettacolo c’era il Circo arena dei Fratelli Pettè. A deliziare i palati ci hanno pensato invece le taverne e osterie della Fratta che hanno proposto piatti tipici della tradizione culinaria contadina, tra quadrucci coi ceci, polenta, trippa, torta al testo, padellata di maiale e coratella d’agnello. Con l’apertura della festa è stata poi inaugurata anche la mostra “Nel mondo dei sogni” allestita presso il Museo Santa Croce, esposizione di abiti d’epoca ottocentesca provenienti dal guardaroba di una principessina aretina, a cura dell’Istituto d’arte di Arezzo ed in collaborazione con Sistema Museo.
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