Festival delle Nazioni Citta di Castello, tre prime esecuzioni assolute

In occasione del concerto di Ensemble Suono Giallo, sarà possibile visitare Palazzo Vitelli alla Cannoniera

Festival delle Nazioni Citta di Castello, tre prime esecuzioni assolute. Un argomento di scottante attualità, tre composizioni in prima esecuzione assoluta, una splendida sala di Palazzo Vitelli alla Cannoniera come cornice: sono gli elementi che fanno del concerto di Ensemble Suono Giallo, in programma domenica 28 agosto ore 21 nella sede della Pinacoteca di Città di Castello, uno degli eventi clou della 49a edizione del Festival delle Nazioni dedicata alla Francia. Nella prima parte della serata, debutterà in prima assoluta L’Argent o La banca universale, racconto in musica commissionato al compositore contemporaneo Pierre Thilloy, con Sandro Cappelletto voce narrante e autore della drammaturgia ispirata al racconto di Émile Zola L’Argent (Il denaro) in cui si narra di una speculazione finanziaria finita in tragico fallimento. Nella seconda parte, l’ensemble presenterà due nuovi brani di giovani compositori: condamné à son éternité paralysée di Theocharis Papatrechas e la Prière à Dieu dal Trattato sulla tolleranza di Voltaire di Giovanni Scapecchi.

L’ispirazione di L’Argent o La banca universale non nasce dalle cronache di questi giorni – come di primo acchito si potrebbe pensare – ma da un’opera letteraria francese di fine Ottocento: il romanzo L’Argent (Il denaro) di Émile Zola, a sua volta ispirato alla parabola del banchiere Paul Eugene Bontoux e della banca d’affari Union Générale fallita nel 1882. «Una lettura – secondo Sandro Cappelletto – che dovrebbe diventare obbligatoria per tutti gli addetti ai lavori, dagli studenti delle facoltà di economia fino ai vertici degli istituti di vigilanza. Non solo: il libro dovrebbe essere consegnato a ogni risparmiatore appena entra in una filiale bancaria con l’idea di aprire un portafoglio titoli o di tentare un investimento azionario». Gli fa eco Pierre Thilloy: «È stupefacente constatare con quale intelligenza Émile Zola, nel 1891, ha raffigurato una storia vera che, nel 2016, non sembra invecchiata. Ancor peggio, con il tempo e la follia di un Occidente (ma questo vale anche per l’Oriente!) roso da tutta una congerie di vizi, il male si è accentuato, amplificato, deformato, moltiplicato esageratamente, disperatamente. […] Il denaro diventa in questa opera una specie di spirito maligno che si trasforma continuamente, per apparire e sparire in modo sornione, per imporsi come una forma di scansione incantatoria e inesorabile, osservando e infliggendo allo stesso tempo una sorta di mutazione completa, sia materiale sia eterea».

Pierre Thilloy è nato a Nancy nel 1970. Nonostante venga avviato agli studi musicali piuttosto tardi, si dimostra fin da subito compositore prolifico e dallo stile eclettico, e oggi ha all’attivo sinfonie, concerti, e una nutrita serie di lavori cameristici, trascrizioni e adattamenti.

Giovani ma già affermati sono anche gli altri due autori delle musiche eseguite in prima assoluta nella seconda parte della serata: Theocharis Papatrechas, ateniese del 1988, presenta condamné à son éternité paralysée, una composizione per cinque strumenti «senza partitura. Le cinque parti sono scritte in maniera indipendente – si legge nelle note di sala –. Ognuna incorpora una sua propria idiosincrasia temporale. Condividendo durata e identità di suono rispettando una struttura di colore dominante, le cinque parti sono scritte per esistere insieme dall’inizio alla fine». Aretino classe ’77 è invece Giovanni Scapecchi, autore di Prière à Dieu per voce narrante e cinque esecutori: una pagina ispirata ai versi della preghiera che conclude il Trattato sulla tolleranza di Voltarie, nella quale il filosofo francese si rivolge direttamente al Dio di tutti gli esseri, di tutti i mondi, di tutti i tempi affinché tra lingue inadeguate e usanze ridicole, tra leggi imperfette e opinioni insensate, gli uomini possano finalmente riconoscersi come fratelli.

A fare da filo conduttore di questa serata dedicata alla musica di oggi è l’interpretazione dell’Ensemble Suono Giallo, una formazione – composta da Andrea Biagini al flauto, Michele Bianchini al sassofono, Fabio Battistelli al clarinetto, Simone Nocchi al pianoforte, Laura Mancini alle percussioni – distintasi negli ultimi anni per la realizzazione di una raccolta di nuovi brani creata in occasione del centenario di Alberto Burri.

I biglietti per il concerto (da 15 a 10 €) sono in vendita nella sede della biglietteria di Città di Castello a Palazzo Facchinetti in corso Vittorio Emanuele 2 (aperta dalle 11 alle 13 e dalle 16.00 alle 18.00). Per ulteriori informazioni di biglietteria: tel. 075 8522823, ticket@festivalnazioni.com.

In occasione del concerto di Ensemble Suono Giallo, sarà possibile visitare Palazzo Vitelli alla Cannoniera: al termine dell’esibizione, si svolgerà una visita guidata della durata di un’ora nella Pinacoteca Comunale (costo € 5, prenotazioni alla biglietteria del Festival delle Nazioni). Sono partner istituzionali del Festival delle Nazioni il Ministero per i beni e le attività culturali e del Turismo – Dipartimento dello Spettacolo, la Regione Umbria, il Comune di Città di Castello e i Comuni di Citerna, Sansepolcro, San Giustino, Umbertide, Montone, la Camera di Commercio di Perugia. www.festivalnazioni.com .

I nostri video

Commenta per primo

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*