
Fascicolo del fabbricato, una priorità per gli edifici pubblici tifernati. “Città di Castello ha l’opportunità di essere il primo comune in Umbria in cui gli edifici scolastici potranno essere dotati del fascicolo del fabbricato. Che l’amministrazione comunale applichi subito quanto deliberato dal consiglio quasi due anni fa”. A chiederlo sono i consiglieri comunali Lega, Valerio Mancini e Marcello Rigucci i quali ricordano: “Era il 30 Novembre 2016 quando la massima assise cittadina approvò all’unanimità la richiesta della Lega di istituire il fascicolo del fabbricato per gli immobili pubblici, iniziando proprio dalle scuole.
Una sorta di “cartella clinica” che permette di avere, on-line e quindi pubblici, i dati tecnici dell’edificio con una particolare attenzione alla resistenza sismica dell’immobile preservando la sicurezza dei cittadini e dando loro conto, delle risorse impiegate.
In Regione – precisano i due leghisti – la Giunta Marini ha bocciato la proposta della Lega di istituire negli edifici pubblici un fascicolo del fabbricato, nulla da meravigliarsi data la lontananza di questo Governo dai cittadini, ma ora a Città di Castello potremmo dare il buon esempio. Con il fascicolo del fabbricato è possibile analizzare lo stato di conservazione o degrado di un immobile, estrinsecandone le varie componenti statiche, impiantistiche, di sicurezza e di rifinitura, il documento contiene anche indicazioni sulle modalità d’uso dell’immobile e su come programmarne una corretta manutenzione.
La riqualificazione di 23 scuole tifernati, annunciata dall’amministrazione, potrebbe essere il punto di partenza per mettere in atto quanto deliberato dalla massima assise cittadina anche se rimane il dubbio del reale stato di questi plessi scolastici fino ad oggi.
Chiediamo, dunque, al sindaco Bacchetta, in nome della sicurezza cittadina, di inserire nei siti on line specifici, tutta la documentazione storica della struttura di riferimento, gli interventi apportati e quelli da apportare con le informazioni delle aziende che hanno contribuito alla riqualificazione del plesso, questo non solo per responsabilizzare maggiormente le imprese che hanno cooperato all’intervento ma anche, e soprattutto, per rassicurare i cittadini”.
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