Due visioni sull’Umanità in dialogo tra arte e coscienza

Due visioni sull'Umanità in dialogo tra arte e coscienza

A Città di Castello la mostra con Fettolini e Pacini

Dal 24 luglio al 30 agosto 2025, la Pinacoteca Comunale di Città di Castello apre le porte all’esposizione “La Commedia Umana. Un dialogo a due voci”, curata da Simona Bartolena e Francesca Barberotti e organizzata da Spazio Heart con il patrocinio del Comune. Un allestimento immersivo distribuito nelle sale dell’Ala Nuova riunisce oltre sessanta opere, tra dipinti, sculture e installazioni, firmate da Armando Fettolini e Lorenzo Pacini.

L’evento offre un confronto artistico tra due linguaggi diversi ma complementari, entrambi incentrati su un’unica grande riflessione: l’essere umano nella sua complessità, tra cadute e possibilità, ombre e aspirazioni. Il percorso espositivo alterna i lavori dei due artisti in un costante intreccio, suggerendo un dialogo continuo tra poetiche, materiali e visioni.

Lorenzo Pacini, fiorentino classe 1970, orienta la propria ricerca su una lettura critica della società contemporanea. Le sue sculture e installazioni affrontano con disincanto i lati più oscuri della condizione umana, attraverso una narrazione visiva forte, articolata e a tratti spietata. Le opere si distinguono per un’ampia varietà tecnica: bronzo, assemblaggi, oggetti trovati e rielaborati si fondono in un linguaggio espressivo personale, sempre teso a rivelare le ipocrisie, i limiti e le ossessioni del vivere attuale. In questo universo complesso, ogni dettaglio diventa simbolo, e i titoli assumono un ruolo determinante nell’interpretazione delle opere, a conferma di un approccio attento e calcolato, mai lasciato al caso.

Diversa ma non opposta è la visione di Armando Fettolini, nato a Milano nel 1960, da sempre interessato alle fragilità dell’uomo. Le sue figure dipinte, esili, deformate, quasi evanescenti, evocano una condizione esistenziale segnata dalla marginalità e dall’invisibilità sociale. L’artista guarda a chi è ai margini, a chi è percepito come “altro”, dando corpo e dignità a una presenza spesso ignorata. Attraverso una pittura intensa, materica, dove si avverte la vibrazione di ogni pennellata o incisione, Fettolini propone una riflessione che parte dal personale per arrivare al collettivo, senza rinunciare all’emozione né alla bellezza dell’imperfezione.

La scelta curatoriale non isola, ma accosta i lavori, creando un percorso fluido che non divide per autore ma mescola costantemente i contributi, evidenziando affinità profonde e dissonanze stimolanti. In questo scambio continuo, emerge una visione dell’arte come strumento attivo di interrogazione sociale e spirituale, come possibilità di comprendere e interpretare il presente.

L’interazione tra i due artisti nasce da una conoscenza lunga e condivisa. La mostra ne è la sintesi, un “passo a due” che alterna momenti di critica severa a visioni empatiche, senza mai cadere nella neutralità. Le opere non cercano facili armonie: anzi, generano attrito, provocano, interrogano lo spettatore, invitandolo a una riflessione profonda su ciò che è umano e su ciò che, forse, non lo è più.

La struttura stessa dell’esposizione diventa metafora del pensiero che si forma nel dialogo: due voci differenti che, senza annullarsi, costruiscono un’unica narrazione visiva sull’identità, la solitudine, la fragilità, la libertà. Lungi dal fornire risposte, “La Commedia Umana” pone domande radicali sulla natura del vivere contemporaneo, sull’equilibrio tra individuo e collettività, sul ruolo dell’arte come coscienza critica del tempo presente.

L’inaugurazione è prevista giovedì 24 luglio alle ore 18. L’ingresso è gratuito e l’apertura al pubblico sarà da giovedì a domenica, dalle 15.30 alle 18.30.

Per informazioni: 075.8554202 | cultura@ilpoliedro.org.

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