
Degrado urbano a Città di Castello. La denuncia della Lega Nord
Muri interni imbrattati da escrementi di piccione, ragnatele, bagni pubblici inagibili e in completo abbandono
Il degrado del Loggiato Gildoni torna protagonista delle cronache locali. Ad oltre un anno dalla mozione presentata dall’allora Consigliere Comunale della Lega Nord, Valerio Mancini e sottoscritta da tutta l’opposizione, niente sembra essere cambiato. I numerosi visitatori che in questi ultimi mesi sono arrivati a Città di Castello in occasione di eventi di rilevanza internazionale, come il Festival delle Nazioni, l’Altro Cioccolato, la Mostra del Fumetto o quella del Tartufo, hanno potuto constatare quanto denunciato dalla Lega Nord oltre un anno fa, ossia l’evidente degrado di uno degli edifici simbolo del centro storico tifernate.
Muri interni imbrattati da escrementi di piccione, ragnatele, bagni pubblici inagibili e in completo abbandono, una triste cartolina che non si addice al reale splendore del comune tifernate: ”Ma l’amministrazione comunale cosa aspetta ad intervenire? – si chiede Mancini – A niente fu valsa la nostra mozione che puntava ad una reale tutela e valorizzazione del Loggiato?
Oltre un anno fa – continua Mancini – la Lega chiese di proteggere il Loggiato ex Bufalini mediante delle porte in vetro allo scopo di rendere fruibile l’interno della struttura anche nei mesi invernali e favorire così le attività delle associazioni. Da allora sono passati oltre 12 mesi, ma di interventi nemmeno l’ombra.
Il continuo proliferare dei piccioni sta creando un vero problema igienico-sanitario a causa del guano che essi producono, i loro escrementi contengono una grande quantità di acidi che, penetrando nelle strutture di laterizio e di pietra provocano danni irreversibili sia alle opere murarie sia alle strutture metalliche.
Occorre intervenire al più presto – continua Mancini – capisco e giustifico il disappunto di numerosi cittadini e commercianti che quotidianamente transitano per il centro storico e si trovano davanti un panorama indecente.
Manca un progetto urbano serio che non può concretizzarsi con l’inaugurazione di due piazze: ben vengano simili opere, ma restano importanti questioni irrisolte nell’agenda urbana del comune tifernate: vogliamo parlare della destinazione del vecchio ospedale? E che dire dell’ex cinema Vittoria o del piano urbanistico che coinvolge la zona della Coop? Tante situazioni e un minimo comune divisore: la trascuratezza e la mancata valorizzazione, problemi che partono da lontano con il sindaco Cecchini e proseguono con Bacchetta: in più di 15 anni di governo nessuno è stato in grado di risolvere simili situazioni.
Ciò che vediamo in questi giorni in un vorticoso valzer di inaugurazioni auto celebrative – conclude Mancini- non è altro che il riassunto della politica di sinistra che si auto compiace, anziché guardarsi intorno e reagire di fronte ad un degrado che nemmeno le luci di Natale riescono a più a nascondere”.
Commenta per primo