Davide Pecorelli in Procura a Perugia racconta i dettagli tragici di quanto accaduto

Davide Pecorelli si laurea in Ingegneria e non vuole lasciare l'Italia

Davide Pecorelli in Procura a Perugia racconta i dettagli tragici di quanto accaduto

“Ho raccontato tutto quello che è successo in tutti questi 9 mesi, non avevo nulla da nascondere e comunque ho commesso dei reati”. Davide Pecorelli, l’imprenditore dell’Altotevere, scomparso e ritrovato poi inaspettatamente vivo nella giornata di sabato su un gommone in avaria nel Tirreno, non si sbilancia più di tanto con i giornalisti. E’ stato sentito dal capo della procura di Perugia, Raffaele Cantone, e dal procuratore aggiunto Giuseppe Petrazzini. E’ arrivato in Procura a Perugia poco prima delle ore 16 di lunedì 20 settembre ed è uscito alle ore 18,30, dopo oltre 2 ore di interrogatorio. Pecorelli è difeso dall’avvocato Giancarlo Viti.

Pecorelli nel rispondere alle domande dei giornalisti ha detto loro di fare i professionisti perché ha 4 figli di cui 3 minorenni. Non si sbottona più di tanto. “Ho riferito tutto al dottor Petrazzini – ha detto – che a sua volta riferirà alla, stampa nei minimi dettagli. Ho commesso dei reati anche in Albania e vi dirà tutto il procuratore. Ora vado dai miei figli e l’unica cosa certa e che non farò più imprenditore in Italia”.

E per finire svela di essere stato in tutti questi mesi in una comunità a Medjugorje e nessuno sapeva niente di lui, tant’è che tutti lo davano per morto. “Mi hanno rivisto appena sono tornato dall’isola di Montecristo. I dettagli sono tragici, soprattutto la prima parte, ve li dirà il procuratore” – ha concluso andando via.

L’ex arbitro è stato sentito nell’ambito del fascicolo aperto per omicidio sul suo caso. Pecorelli era scomparso in Albania lo scorso gennaio. Gli inquirenti, dopo il ritrovamento dell’auto carbonizzata a Puke in Albania, avevano forti sospetti che l’imprenditore fosse morto in quella vettura noleggiata, dove all’interno furono ritrovati ossa poi scoperto che non erano umane, il suo cellulare e portafogli integri.

Pecorelli ha dormito per due notti in un albergo al Giglio, come un turista. Prima ancora sarebbe stato a Roma e qui avrebbe prelevato per la prima volta del denaro dalla sua carta di credito. A notare il movimento l’ex compagna. Venerdì poi il ritrovamento sul gommone in avaria con documenti falsi, che gli sono costati l’iscrizione nel registro degli indagati a Grosseto per sostituzione di persona. Gli stessi documenti che probabilmente ha usato per nascondersi inizialmente.

I nostri video

Commenta per primo

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*