Consiglio comunale, approvata mozione sull’Ast

ilmattino.it

CITTA’ DI CASTELLO – Il consiglio comunale ha approvato all’unanimità la mozione del capogruppo de La Sinistra per Castello Alessandro Alunno per “la condanna delle violenze subite dai lavoratori dell’Ast da parte delle forze dell’ordine il 29 ottobre a Roma”. Dispositivo. Con la mozione approvata, il consiglio comunale di Città di Castello “esprime la propria ferma condanna delle violenze inferte ai lavoratori dell’AST di Terni nel corso del corteo di Roma dello scorso 29 ottobre e dissente, alla luce delle testimonianze dei presenti e delle prove immediatamente resesi disponibili, dalla ricostruzione dei fatti offerta dal Ministero dell’Interno”; “esprime piena solidarietà alle motivazioni che hanno portato tutti i lavoratori dell’Ast ad intraprendere iniziative di protesta contro le misure economiche ingiuste ad esclusivo vantaggio di altre Nazioni della Comunità Europea”. Il consiglio impegna inoltre il sindaco a “trasmettere il documento alla Presidenza della Regione Umbria, alla Presidenza della Repubblica, alla Presidenza del Consiglio dei Ministri ed ai Presidenti di Camera e Senato”. Dibattito.

Il capogruppo de La Sinistra per Castello Alessandro Alunno ha illustrato la mozione evidenziando l’importanza di una discussione sui temi del lavoro in un contesto produttivo come quello tifernate. L’esponente della maggioranza ha tratteggiato la situazione dell’azienda, ricordando anche come rappresenti il 22 per cento del Pil regionale e ha ontestualizzato nella drammatica situazione di chi perde il lavoro, che perde anche la dignità e la possibilità di fare il ben che minimo progetto di vita, il diritto dei dipendenti di manifestare il proprio dissenso. “Quello che è successo a Roma è stata la distruzione del diritto di sciopero – ha osservato Alunno – in un contesto ambientale specchio del clima politico ostile a chi manifesta e al mondo del lavoro che registriamo in questo momento in Italia”. “Il tentativo di poter rendere le aziende competitive con una contrazione dei costi lavoro dal punto di vista economico è una sciocchezza”, ha contestato Alunno, che ha evidenziato l’esigenza di manifestare attraverso la mozione il dissenso verso le violenze di Roma, ma anche contro le scelte sul lavoro del governo. A parlare della mancanza cronica di lavoro come di una emergenza è stato il consigliere del Pd Riccardo Celestini, che ha lamentato l’assenza di attenzione ai problemi occupazionali che è stata testimoniata dalla reazione delle forze dell’ordine.

“Trovarsi senza lavoro è un fatto così grave che in un paese democratico non può essere affrontato in un simile modo brutale e fuori luogo”, ha rilevato Celestini, che ha rimarcato come l’Ast di Terni sia “il simbolo della difesa del lavoro e delle sue prerogative, che anche da noi devono essere tutelate e promosse”. “Sono solidale con i manifestanti – ha concluso  il consigliere – azioni del genere delle forze dell’ordine devono essere condannate, specialmente da un governo di Centrosinistra”. Il capogruppo dell’Idv Roberto Colombo ha evidenziato come la vicenda dell’Ast “dimostri che lo sviluppo economico idolatrato anche dalla Sinistra provoca nient’altro che l’accumulo della ricchezza in pochissime mani”.

“Finché il Centrosinistra non farà un’analisi di sovversione di un sistema economico così ingiusto – ha detto Colombo – ci saranno mille Ast”. “Vedere operai bastonati quando al governo c’è un partito che li rappresenta non è accettabile”, ha concluso il consigliere. “L’Italia ha contribuito, da posizioni diverse, a far perdere la prima e la seconda guerra mondiale ai tedeschi e auspico che gli faccia perdere anche la terza, quella economica, che vede il mondo del lavoro subire una politica che mortifica l’uomo”, ha dichiarato il capogruppo della Lega Nord Valerio Mancini. L’esponente della minoranza ha detto di condividere la necessità di “riconoscere il diritto dei lavoratori al loro posto di lavoro, contro le molte furbizie nelle aziende, che, anche se sono floride, oggi vengono troppo spesso svuotate”. A giudicare necessario esprimersi come quarta città dell’Umbria è stato il consigliere del Pd Gionata Gatticchi che ha sostenuto: “è sbagliato pensare che non abbia più senso di esistere la contrapposizione tra lavoratori e mondo datoriale come sento dire troppo spesso”.

“La Sinistra italiana deve riuscire a tutelare le posizioni a sostegno del lavoro”, ha concluso Gatticchi. Della “gravità estrema di quello che succede all’Ast ed è successo a Roma” ha parlato il capogruppo del Psi Marco Mearelli, che ha giudicato “preoccupante il clima mediatico che sta dando quasi la colpa della crisi  economica ai sindacati, che sono invece alla base delle tutele sul lavoro oggi affermate”. “E’ necessario che la Sinistra torni a farsi promotrice e difenda le idee di tutela e promozione del lavoro e dei suoi diritti”, ha sostenuto Mearelli. Anche il consigliere del Pd Vincenzo Tofanelli ha giudicato giusto porre l’attenzione con il documento anche sulla “gravità dell’emergenza occupazionale che stiamo vivendo, nella quale prima di tutto si perde la dignità, oltre al lavoro”. In sede di replica, il consigliere Alunno ha ringraziato per gli interventi, “che – ha detto – hanno compreso lo spirito della mozione” e ha ribadito “l’importanza di un pronunciamento che faccia comprendere chiaramente il modo di pensare del consiglio comunale su queste tematiche”. “E’ importante che un’amministrazione di Centrosinistra si esprima su fatti gravi che toccano tantissime famiglie”, ha concluso Alunno.

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