
Città di Castello, il comune italiano dei record: 1966 vie e piazze, un patrimonio di odonimi senza precedenti
Città di Castello, il suggestivo comune umbro, si distingue per un primato straordinario: è il comune italiano non capoluogo di provincia con il maggior numero di odonimi, ossia nomi delle strade, piazze e aree di transito. Questo sorprendente risultato colloca la città al 19° posto nella classifica generale, con ben 1966 vie e piazze, superando addirittura capoluoghi di regione come Bologna. Tale riconoscimento emerge dai dati pubblicati sul portale ufficiale dell’Istat, che ha recentemente completato un database nazionale dei numeri civici delle strade urbane.
L’Archivio nazionale dei numeri civici delle strade urbane (ANNCSU) è il risultato di una collaborazione tra l’Agenzia delle Entrate, l’Istituto Nazionale di Statistica (Istat) e l’Associazione Nazionale Comuni Italiani (Anci). Questa banca dati interattiva fornisce un riferimento unico per tutto il territorio nazionale, comprendendo l’elenco delle strade e i numeri civici dei comuni italiani. Attualmente, oltre il 95% dei comuni italiani ha completato l’inserimento dei dati, garantendo un servizio affidabile, aggiornato e certificato per cittadini, imprese e pubbliche amministrazioni.
L’odonomastica, studio storico-linguistico dei nomi delle strade, rivela la complessità delle influenze storico-ideologiche, socio-economiche e della memoria collettiva che contribuiscono alla denominazione di un luogo. Nel caso di Città di Castello, il sindaco Luca Secondi e l’assessore all’Urbanistica Giuseppe Bernicchi sottolineano il grande lavoro svolto nel corso dei decenni dalle amministrazioni comunali e dagli uffici tecnici competenti.
L’ufficio Toponomastica del comune, sotto la guida di Paola Santinelli, ha contribuito in modo significativo a questo risultato. Rispondendo tempestivamente alla richiesta dell’Istat, l’ufficio ha effettuato una scrupolosa verifica di tutti i nomi delle vie, piazze e aree di circolazione del territorio. Il sindaco e l’assessore evidenziano anche l’importante ruolo svolto dalla Commissione Assetto del Territorio nel declinare la toponomastica sia con nominativi di interesse nazionale che locale.
Il patrimonio di odonimi di Città di Castello non è solo un record statistico, ma anche una testimonianza tangibile dell’amore per la città e della cura attenta del territorio, un patrimonio che agevola non solo la vita quotidiana dei cittadini, ma anche le attività commerciali e gli operatori economici, inclusi quelli dell’e-commerce. Un’ulteriore conferma della vitalità e della concretezza che caratterizzano questa comunità, pronta a continuare il suo cammino con sensibilità e impegno.
Il volume “Toponomastica castellana illustrata” di Mario Lepri, appassionato studioso delle tradizioni e della storia di Città di Castello, rappresenta un prezioso contributo alla comprensione di questo ricco patrimonio di odonimi. Il comune, con i suoi 38.338 abitanti, si posiziona anche al ventesimo posto nella classifica dei primi 100 comuni più estesi d’Italia, con una superficie di 387,5 km². La città di Alberto Burri, nota per la sua ricca storia e cultura, continua a sorprendere e a distinguersi nel panorama italiano.
Commenta per primo