
Riconfermata nel direttivo nazionale, coordinerà 11 comuni umbri
L’assessore Letizia Guerri rappresenterà Città di Castello nel direttivo nazionale dell’Associazione Nazionale Città del Tartufo. Durante l’assemblea dei soci, tenutasi lo scorso fine settimana, il comune è stato inoltre designato come coordinatore delle undici città umbre aderenti all’organizzazione.
La nomina, avanzata direttamente dai sindaci dell’Umbria, è stata accolta dall’assessore Guerri come un impegno a rafforzare la collaborazione regionale nel campo della valorizzazione del tartufo, sia sotto il profilo economico sia in quello turistico e culturale. L’obiettivo condiviso sarà quello di sviluppare politiche comuni, attivando sinergie tra i territori coinvolti.
Nel corso della stessa assemblea, è stato riconfermato anche il presidente Michele Boscagli alla guida dell’associazione. I tre vicepresidenti resteranno suddivisi per aree: il Comune di Alba per il Nord, Valsamoggia per il Centro, la Regione Molise per il Sud. Il consiglio direttivo, composto da 21 città, include per l’Umbria anche il comune di Norcia.
La scelta di Città di Castello come coordinamento regionale arriva in un contesto di crescente attenzione al patrimonio rappresentato dalla “cerca e cavatura del tartufo”, tradizione iscritta dall’Unesco tra i beni immateriali dell’umanità. Il territorio altotiberino, in particolare, si è distinto negli ultimi anni per l’attività di promozione portata avanti anche tramite l’Associazione Salone del Tartufo Bianco Pregiato.
Fondata ad Alba nel 1990, l’Associazione Nazionale Città del Tartufo riunisce oggi circa 70 realtà italiane. L’organizzazione nacque per integrare le funzioni di produzione, commercio e promozione turistica legate al tartufo. Tra le iniziative, si segnala il marchio “Ristorante Amico del Tartufo” e la partecipazione a EXPO 2015.
L’Umbria, seconda per numero di adesioni dopo l’Emilia Romagna, conferma così il proprio ruolo centrale nella rete delle Città del Tartufo. La nuova fase di coordinamento intende rafforzare il legame tra territori, istituzioni e filiera economica, valorizzando un’eccellenza identitaria condivisa.
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